Covid al Cotugno, un 17enne è grave: “Intubato e senza vaccino”. Il ragazzo è napoletano, non è vaccinato ed è giunto lunedì sera al pronto soccorso. Accompagnato da sua madre, per una forma severa di infezione polmonare da Covid, il ragazzo accusava febbre e tosse. È stato ricoverato con assistenza in ossigeno ad alti flussi nell’unità di terapia sub intensiva del polo infettivologico partenopeo.
Covid al Cotugno, un 17enne è grave: “Intubato e senza vaccino”
L’attenzione al suo caso è massima sia per la giovane età, sia per la contemporanea presenza di alcuni deboli fattori di rischio legati a un eccesso di peso e una leggera ipertensione. È per questo candidato agli anticorpi monoclonali che si aggiungeranno, nella terapie, agli altri presidi terapeutici utilizzati. Dopo la chiusura di tutti i Covid center della Asl Napoli 1 i protocolli di somministrazione degli anticorpi monoclonali in ospedale sul territorio metropolitano sono passati alla competenza del Cotugno.
Ricoveri in aumento al Cotugno: rabbia per i no vax in terapia intensiva
Al Cotugno, attualmente, su 115 posti disponibili per i pazienti Covid, altri 170 posti di degenza sono devoluti alla cura delle altre malattie infettive, sono 108 quelli occupati si cui 18 da pazienti vaccinati e 97 da malati non vaccinati. Gli 8 posti di rianimazione, attualmente saturi, sono tutti occupati da pazienti no vax e la metà hanno un’età piuttosto giovane. In particolare ci sono un ragazzo di 28 anni, un uomo di 38, un terzo paziente di 40 anni e un quarto di 42. “Sono tutti intubati e non vaccinati, sani e privi di patologie pregresse – avverte il direttore del dipartimento di anestesia e rianimazione Antonio Corcione – tutti venuti a contatto con una variante virale che continua ad avere il suo potere infettante provocando, rispetto agli inizi della pandemia, quadri severi anche in chi è più giovane tanto da essere intubati. Quadri drammatici che vedevamo solo prima dell’avvento del vaccino in questi soggetti sani e giovani e che ora sono il segno di una ripresa della circolazione virale”.