Mini focolaio di variante Delta del Covid in una palestra ad Agerola. Sono una decina di casi registrati in una palestra della città, che si è scoperto essere poi afferenti alla variante indiana. “Siamo al lavoro anche per risalire a tutti i contatti stretti avuti dai soggetti risultati positivi” ha detto Gaetano D’Onofrio, direttore sanitario dell’Asl Napoli 3, competente sul territorio.
Agerola, mini focolaio di variante Delta del Covid in una palestra
Sul diffondersi della variante, ancora D’Onofrio ha commentato: “Bisogna fare una netta distinzione tra casi e ricaduta nelle strutture ospedaliere. È vero insomma che negli ultimi tempi sono stati registrati più contagi in relazione alla cosiddetta variante Delta ma è anche vero che questo non ha pesato sulle strutture sanitarie. Nella fattispecie oggi l’unico Covid hospital della Napoli 3 Sud, il nosocomio di Boscotrecase, conta un ricovero in terapia intensiva, 14 in sub-intensiva e dieci ricoveri ordinari”. Secondo il direttore dell’Asl, questo dimostra l’importanza e l’efficacia della campagna vaccinale.
Cos’è la variante Delta del Covid? Sintomi e come riconoscerla
La variante Delta, individuata per la prima volta in India, è conosciuta anche come variante VUI-21APR-01 o B.1.617 e presenta una serie di mutazioni tra cui la E484Q, L452R e P681R la cui presenza contemporanea desta molte preoccupazioni tra gli esperti. Il timore maggiore è che questo ceppo possa essere più contagioso e che presenti dei maggiori rischi di reinfezione.
Al momento tuttavia, precisa il ministero della Salute, non sembrano esserci delle evidenze che questa variante causi una malattia più grave o che i vaccini siano meno efficaci, in ogni caso sono in corso degli studi che hanno come obiettivo quello di capire in modo più preciso quale sia l’impatto delle mutazioni sul comportamento del virus, in modo da poter attuare degli interventi appropriati.
Lo studio
Un recente studio del Francis Crick Institute di Londra e pubblicato sulla rivista Lancet ha messo in evidenza come in seguito all’infezione dalla variante Delta sia stata rilevata una quantità di anticorpi neutralizzanti inferiore rispetto a quelli contro la forma originale del virus di Sars-Cov2. Inoltre gli studi attualmente pubblicati riferiscono anche una maggiore contagiosità, compresa tra il 40 e il 60%, rispetto alla variante inglese, conosciuta anche come variante Alpha. La variante Delta infine sembra comportare anche un rischio di ospedalizzazione maggiore (2,6 volte di più).
I sintomi della variante Delta
Per quanto riguarda i sintomi non sembrano esserci delle differenze significative rispetto alle altre varianti di Covid. Le persone affette dalla variante Delta quindi possono essere completamente asintomatiche o sviluppare i classici sintomi della malattia, quali febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare oltre che alla perdita dell’olfatto e all’alterazione del gusto.
Un gruppo di medici indiani ha recentemente riferito di aver notato la comparsa di sintomi anomali in pazienti affetti da questa mutazione, mai riscontrati negli altri. Si tratta di danni all’udito, gravi disturbi gastrici e coaguli di sangue che portano alla cancrena. Al momento però non è ancora stata confermata l’associazione tra questi sintomi e il nuovo ceppo.