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Covid a Sant’Antonio Abate: focolaio in una casa di cura per disabili, 56 positivi

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Il Coronavirus torna ad incutere timore a Sant’Antonio Abate. Nell’Oasi Padre Dehon, una Rsa per persone con disabilità situata nel centro del Comune già falcidiato in estate dal focolaio de La Sonrisa si sono registrati 56 casi positivi in 24 ore: 17 sono dipendenti, mentre gli ospiti positivi al tampone sono 39.

Coronavirus: preoccupazione per il focolaio nella Rsa di Sant’Antonio Abate

L’emergenza coronavirus ha messo a rischio anche l’assistenza delle persone con disabilità intellettiva, nonostante le misure di sicurezza sanitaria messe in atto per fermare la diffusione dell’epidemia che sta colpendo la salute delle persone” fa sapere la sindaca Ilaria Abagnale, che non nasconde la sua preoccupazione per l’impennata dei contagi, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione.

Sono 92 i positivi annunciati in un solo giorno, un bilancio persino più grave rispetto a quello registrato ad agosto a seguito del focolaio del Castello delle Cerimonie, che aveva indotto il governatore De Luca a istituire un mini lockdown in via Croce di Gragnano, dove risiede la famiglia Polese, titolare de La Sonrisa. Ma per ora, tra i contagiati della residenza sanitaria abatese, i sintomatici sono 8, tutti attualmente in buone condizioni e non costretti al ricovero in ospedale.

Abbiamo trascorso nottate insonni con pazienti che hanno rischiato la vita, – evidenzia ancora la sindaca – ma che ora fortunatamente sono fra le cura di personale competente, sotto stretta sorveglianza per tutto il giorno. Siamo fortunati che questa sorte non capiti a tutti i contagiati“.


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