Dopo meno di un giorno e mezzo di ricerche, Ciro Russo, l’uomo originario di Ercolano che ha dato fuoco all’auto con dentro l‘ex moglie, è stato arrestato.
In manette Ciro Russo, il napoletano che ha dato fuoco all’ex moglie
Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Reggio Calabria, con un blitz fulmineo, hanno rintracciato nel centro di Reggio Calabria, intorno alle 21.50, Ciro Russo, il napoletano che ha tentato di uccidere la moglie dandole fuoco all’interno della propria auto.
L’uomo è stato scovato nei pressi di una pizzeria della città, dove probabilmente si recava per acquistare la cena.
“Non ha avuto il tempo o la possibilità di tentare di fuggire o di reagire – spiega il capo della Squadra Mobile di Reggio Calabria, Francesco Rattà – i nostri uomini senza che avesse tempo o modo di muoversi o di abbozzare una reazione. Siamo arrivati molto preparati, sapevamo di avere di fronte un soggetto pericoloso, per cui siamo giunti sul luogo in cui pensavamo di localizzarlo ben attrezzati sia a livello psicologico, sia a livello positivo”.
Alto, robusto, violento e tendenzialmente imprevedibile, per gli agenti della Mobile e dello Sco scelti per il blitz, Russo – ne erano coscienti – non sarebbe stato un “cliente” facile. Ed erano pronti ad ogni possibile reazione. “Ma eravamo vicini, lo sapevamo che lo avremmo preso” commenta uno degli operativi.
Le condizioni di salute dell’ex moglie di Ciro Russo
Le condizioni di Maria Antonietta Rositani restano molto gravi. “La paziente è in prognosi riservata. Ha ustioni su oltre il 50% del corpo, sono ustioni profonde al viso e agli arti in particolare, e ha difficoltà a respirare”, ha detto oggi a una trasmissione di RaiTre Giuseppe Giudice, direttore Centro Grandi Ustioni del Policlinico di Bari dove è ricoverata Maria Rosaria Rositani, “Al momento è vigile e le condizioni sono stabili – ha aggiunto -. La paziente ha già chiesto di denunciare l’accaduto alla Procura della Repubblica“.