Danno erariale da 5,7 milioni di euro, la Polizia ha permesso di scoprire il sistematico sperpero di fondi pubblici nella gestione di una società: nei guai 9 persone tra amministratori, dirigenti e dipendenti di “SMA Campania S.p.a.”.
Danno erariale da 5,7 milioni di euro: coinvolta la SMA Campania
Su incarico della Procura Regionale della Corte dei conti per la Campania (Procuratore Regionale Antonio Giuseppone, Sostituti Procuratori Generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso), i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli hanno notificato un invito a dedurre a 9 amministratori, dirigenti e dipendenti di “SMA Campania S.p.a.”, accusati di aver provocato un danno erariale di 5.777.757,45 euro. Le indagini condotte dalla polizia erariale hanno rivelato un uso sistematico e improprio di fondi pubblici nella gestione della società in-house della Regione Campania, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2022.
Sono stati riscontrati pagamenti in contante privi di adeguata documentazione giustificativa e un uso improprio delle carte ricaricabili (note come “flash card”) create per acquisti urgenti non superiori a 1.000 euro. Alcuni di questi pagamenti sono stati effettuati per scopi personali di natura ludica o ricreativa, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale, e in orari decisamente anomali rispetto al normale svolgimento delle attività amministrative, anche alle 2 di notte. Inoltre, è emerso che la società ha acquisito servizi di autonoleggio e telefonia mobile attraverso affidamenti diretti, senza seguire alcuna procedura di gara pubblica o aderire alla convenzione CONSIP, violando così le normative sugli appalti pubblici e sostenendo costi maggiori.
Le indagini
Le indagini hanno rivelato, inoltre, elementi indicativi di avanzamenti di carriera per il personale impiegato sia nelle strutture territoriali che nei depuratori gestiti da “SMA Campania S.p.a.”, in violazione delle normative riguardanti il reclutamento e le promozioni nella Pubblica Amministrazione. Infatti, nella maggior parte dei casi, tali avanzamenti sono stati effettuati tramite verbali di conciliazione, senza attivare alcuna procedura selettiva o comparativa, né meccanismi per la selezione dei dipendenti meritevoli.
In merito alla gestione e alla remunerazione del personale, sono state segnalate concessioni di componenti retributive straordinarie, denominate “superminimi”, prive dei requisiti necessari. Questi rappresentano veri e propri aumenti salariali, concessi in assenza di normative interne di applicazione generale e senza una motivazione adeguata (come particolari qualità del dipendente, maggiore onerosità delle mansioni svolte, o una capacità produttiva superiore, ecc.). La Procura contabile ha attribuito il danno erariale, in alcuni casi, direttamente ai vertici aziendali in carica, mentre in altri casi – in via sussidiaria – a funzionari e singoli dipendenti. I presunti responsabili avranno ora la possibilità di esaminare tutte le fonti di prova su cui si basa l’accusa, presentare le proprie osservazioni e documenti, oppure richiedere di essere ascoltati dall’Autorità Giudiziaria contabile competente.