A Napoli e provincia sono in media 35-40 denunce per violenza di genere ogni giorno. La situazione è in crescita, in particolare tra i giovani, che si trovano a essere sia vittime che perpetratori. Nell’ultimo anno, sono stati gestiti oltre 5400 procedimenti penali legati a questo grave fenomeno.
Violenza di genere a Napoli e provincia, 35-40 le denunce
A Napoli e nella sua provincia, la violenza di genere rappresenta un problema sempre più allarmante, con una media di 35-40 denunce al giorno. Nell’ultimo anno, sono stati gestiti oltre 5400 procedimenti penali legati a questo grave fenomeno. La situazione è in crescita, in particolare tra i giovani, che si trovano a essere sia vittime che perpetratori. Tuttavia, questo aumento può anche essere visto come un segnale positivo: l’introduzione del “codice rosso” ha reso più facile per le vittime accedere alla giustizia, assicurando un ascolto più attento nelle stazioni dei carabinieri e nei commissariati di polizia.
L’importanza dell’informazione
La formazione degli operatori dell’informazione è fondamentale nella lotta contro la violenza di genere. Raffaello Falcone, procuratore aggiunto di Napoli e coordinatore della sezione “Fasce deboli”, ha evidenziato la necessità di avere esperti capaci di trattare questi temi con sensibilità e competenza. Durante un recente corso di formazione per giornalisti, Falcone ha sottolineato che il modo in cui i media raccontano queste storie è essenziale per influenzare l’opinione pubblica e promuovere un cambiamento culturale.
Uno degli obiettivi principali è eliminare i presupposti culturali che alimentano la violenza, come i ruoli di genere e gli stereotipi familiari. Le misure amministrative di protezione preventiva, come il decreto di ammonimento, hanno mostrato risultati positivi, con una percentuale di recidive inferiore al 10%. Tuttavia, è evidente che c’è ancora molto lavoro da fare.
Educazione e prevenzione
La lotta contro la violenza di genere deve iniziare dall’educazione, in particolare all’interno delle scuole. Il Report 2023 della Direzione Centrale della Polizia Criminale mostra un aumento dei casi di violenza tra i giovani, rendendo urgente l’adozione di programmi educativi che favoriscano la parità di genere e il rispetto reciproco nelle relazioni.
Danila Pescina, psicologa e criminologa, sottolinea l’importanza di guidare i giovani verso relazioni sane e rispettose, affinché possano acquisire consapevolezza delle dinamiche di genere. Dati recenti dell’Istat indicano che il 53,6% degli italiani presenta almeno uno stereotipo di genere, e tra i giovani, le percentuali che giustificano comportamenti di controllo e violenza sono particolarmente allarmanti.
Il ruolo dei media
I giornalisti svolgono un compito fondamentale nella promozione di una cultura di equità di genere. Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, ha sottolineato che l’informazione deve fungere da sentinella attiva, contribuendo a creare una consapevolezza collettiva riguardo alla violenza di genere. La diffusione di notizie accurate e responsabili può stimolare la società civile a impegnarsi nella lotta contro questo fenomeno.