NAPOLI. «Gli amministratori del Comune di Napoli hanno fatto del non avere un euro e di essere pieni di debiti una medaglia al valore. Ma se non puoi fare niente, se non hai i soldi, vavatten’ (vattene, ndr)». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca riferendosi implicitamente al sindaco di Napoli Luigi de Magistris nel corso di una iniziativa del Pd nella zona napoletana dei Camaldoli.
De Luca attacca de Magistris: “Vattene”
«Se un Comune – ha proseguito De Luca riferendosi ancora al Comune di Napoli – ha un disavanzo di un miliardo e 700 milioni qualche problema c’è. L’amministrazione è difficile lo so, noi abbiamo trovato debiti per 2,3 miliardi ma io non ho fatto tante storie, la mia attività non è dire quello che mi hanno lasciato. Noi in tre anni abbiamo raggiunto l’equilibro di bilancio in Regione Campania».
«Nei giorni a cavallo del primo maggio mi sono fatto a piedi a Napoli dall’ospedale Annunziata a Piazza Garibaldi per mangiare da Mimì alla Ferrovia. Sembrava Calcutta, il Bangladesh» ha aggiunto il presidente della Giunta regionale.
«Al ritorno – ha raccontato – ho incontrato i tassisti che mi hanno parlato dei problemi del traffico, di via Marina dove i lavori sono bloccati, mi hanno detto ‘perché De Luca si è mangiato i soldi’. Ma vi possano ammazzare, come vi permettete, per chiudere i cantieri bisogna lavorare, avere un direttore dei lavori che va a controllare e sta lì».
De Luca ha poi elencato gli investimenti per «il centro storico di Napoli, gli impianti sportivi per le Universiadi, il porto di Napoli, un miliardo e 300 milioni per le infrastrutture con il completamento della Linea 1 e Linea 6 della metropolitana».
« Napoli non sprofonda solo perché c’è la Regione e perché per ragioni internazionali ha i turisti. Ma dovrebbero andare a piedi a Pompei, perché senza la Regione sprofondate. A Napoli c’è un’emergenza sicurezza, qui siamo a un punto di drammatica delicatezza tra delinquenti, baby gang, diffusione della violenza, nelle aggressioni agli autisti dei bus, alle ambulanze, che si aggiungono alla camorra organizzata, agli imbecilli che fanno le stese. E a questi si aggiungono quelli che fanno le occupazioni abusive dei luoghi pubblici e nessuno dice niente. Dobbiamo fare muro».
«L’Anm, l’azienda di trasporti del Comune di Napoli è portata al disastro. Chiedo ai consiglieri comunali del Pd: ve ne siete accorti?» ha detto ancora De Luca, come riportato da Il Mattino. «Si sarebbe dovuta fare – ha aggiunto il governatore – una grande battaglia di opposizione e invece neanche una parola. Ai miei tempi si faceva almeno un volantinaggio fuori dai capannoni per far sentire la vicinanza ai lavoratori, dire loro che gli stiamo vicino. Qua non si fa niente, state bene così? No? E allora fate qualcosa, muovetevi. Perché altrimenti il Pd è una cosa del tutto inutile, evanescente». De Luca ha anche criticato i consiglieri metropolitani del Pd che hanno votato il bilancio della città Metropolitana di Napoli guidata da Luigi de Magistris: «Vedo in sala – ha detto – David Lebro e voglio rendere onore a uno che in città metropolitana ha avuto la dignità di votare contro. La politica è fatta di dignità non di ‘insaponamentì». De Luca, affrontando la crisi del Partito Democratico ha infine detto: «Un partito vive non per la sua storia ma se ha una funzione utile per risolvere problemi dei cittadini, per contestare le amministrazioni che fanno solo chiacchiere, che vanno ai battesimi e alle cresime. Ma se questo lavoro non lo facciamo non abbiamo ragioni per sopravvivere».