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Delitto Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, scatta l’indagine bis

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I pentiti

Scatta l’indagine bis da parte della Procura di Napoli sull’orrore consumato tra il 2 e 3 luglio del 1983 anni, culminato con il delitto di Barbara Sellini (all’epoca di 7 anni) e Nunzia Munizzi (di 10 anni). Dopo circa 40 anni sono in corso delle nuove verifiche.

Delitto Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, l’indagine bis dopo 40 anni

Sono in corso nuove verifiche, a distanza di 40 anni dall’orrore, dopo i colpi di scena avvenuti in processo. La Procura ha dediso di aprire un nuovo fascicolo sui mostri di Ponticelli, l’orrore consumato nella notte tra il 2 e 3 luglio del 1983, culminato col l’omicidio di Barbara Sellini e Nunzia Munizzi. Le due bimbe furono brutalizzate, uccise e date alle fiamme.

Per quanto avvenuto esiste già un processo definitivo con la condanna all’ergastolo per i tre imputati riconosciuti colpevoli: hanno già scontato 27 anni di cella e nel 2015 sono tornati in libertà ma da allora rivendicano la loro estraneità ai fatti.

Il nuovo fascicolo

Ma cosa sta cercando la Procura? Le verifiche sul caso di Ponticelli non intendono rappresentare una revisione delle sentenze già emesse in passato ma si cerca di arrivare a nuovi spunti che già sono emersi negli ultimi mesi. Da un lato troviamo le inchieste giornalistiche, dall’altro il lavoro della commissione parlamentare antimafia che ha ascoltato potenziali testimoni legati all’orrore di Ponticelli.

Ad attendere gli sviluppi, ci sono i tre condannati in via definitiva – si tratta di Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo e Ciro Imperante – che rivendicano il diritto a reclamare la propria innocenza.

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