“Grazie per l’accoglienza splendida”. È così che il premier Mario Draghi ha salutato, al suo arrivo a Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi ed il governatore De Luca. Draghi è arrivato in città per sottoscrivere il Patto per Napoli, con l’obiettivo di rilanciare la città.
Draghi firma il Patto per Napoli
“Il fatto che il presidente del Consiglio venga a Napoli a firmare il Patto è un segno molto significativo per la città. Significa che Napoli è tornata al centro dell’attenzione nazionale, come merita”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nei giorni scorsi. “Il miliardo e 250 milioni di euro stanziati per il ‘patto per Napoli‘, che verrà sottoscritto con il presidente del Consiglio Mario Draghi, ci consentirà di avere un bilancio molto più flessibile e di riprendere la manutenzione e la gestione ordinaria della città, di cui Napoli ha estremamente bisogno”. Lo ha detto il sindaco Gaetano Manfredi, parlando con i giornalisti al convegno sulla camorra organizzato dalla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale.
“Sarà possibile un grande piano di investimenti tra risorse europee e del PNRR nei trasporti, nel decoro urbano, e nella riorganizzazione edilizia. Cercheremo di modernizzare la città dandole servizi di maggiore qualità che i napoletani aspettano da lungo tempo“. “Sicuramente non risolveremo tutto – ha concluso Manfredi – in un giorno o in un mese, ma la strada è segnata ed anche la venuta a Napoli del presidente Draghi è un riconoscimento della centralità politica della città“.
In cosa consiste il Patto per Napoli
Il Patto per Napoli, firmato il 26 ottobre 2016 dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Sindaco metropolitano, è un programma di investimenti dal valore di 311 milioni di Euro, finanziato con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 assegnate con delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016. Il comune di Napoli attuerà su mandato della Città Metropolitana gli interventi inseriti nell’accordo destinati alla riqualificazione del territorio e al rafforzamento dei sistemi di trasporto urbani. L’orizzonte temporale massimo per la realizzazione degli interventi è di 7 anni.