Droga nascosta nelle auto a Napoli. Droga che non veniva nascosta sotto il sedile ma sotto un pannello da aprire con un complesso sistema di chiavi, codici e calamite. Un meccanismo che veniva utilizzato per trasportare quintali di cocaina, quanto basta per rifornire le piazze di spaccio del Rione Traiano, di Soccavo e di Pianura.
Droga nascosta nelle auto a Napoli, la scoperta
Un sistema simile a quello usato da alcuni narcos colombiani scoperto dal commissariato Pianura. Nella mattinata di ieri, venerdì 22 maggio, gli agenti hanno arrestato un uomo ritenuto vicino all’attuale reggente del clan Sorianiello di Soccavo, Giuseppe Mazzaccaro, che secondo gli inquirenti tiene le redini del gruppo criminale durante la detenzione del fondatore, Alfredo Sorianiello detto ‘o Biondo.
Gli agenti hanno visto cambiare direzione il 42enne Franco Pelella, alla guida di una Lancia Musa sul viale Traiano. Ne è nato un inseguimento e dal primo controllo sembrava che quella macchina fosse “pulita”. Poi, però gli agenti hanno scoperto il meccanismo. Si azionava con un mezzo giro di chiave, contemporaneamente un magnete doveva essere appoggiato sul cruscotto per attivare un circuito; si digitava quindi un codice e i sediolini si aprivano all’indietro, svelando la botola.
La scoperta
Gli agenti hanno rivenuto 1,3 chili di cocaina, 10 panetti di hashish per un totale di 992 grammi, 4 confezioni di crack per 396 grammi, un bilancino e una pistola calibro 9 con matricola abrasa e dieci cartucce; il valore sul mercato è di circa 300mila euro.