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Elezioni comunali 2022 a Somma Vesuviana: il sindaco è ancora Salvatore Di Sarno. I voti ai candidati consiglieri

Il sindaco di Somma Vesuviana è ancora Salvatore Di Sarno. Si è votato il 12 giugno, per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale: ecco i risultati delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale ed i voti ai candidati consiglieri.
Elezioni comunali 2022 a Somma Vesuviana: il sindaco è Salvatore Di Sarno

Ecco i risultati delle elezioni comunali a Somma Vesuviana dove è stata ribadita la fiducia al sindaco uscente Salvatore Di Sarno. Appoggiato da sette liste, ha avuto la meglio sullo sfidante Giuseppe Bianco.


I voti ai candidati consiglieri e alle liste

Candidato sindaco Giuseppe Bianco 6.096 voti

Lista Bianco

Lista Onda Bianca Alternativa Civica ​ voti 730

Partito Democratico 1754 voti

PSI

Per Somma voti 984

Primavera Sommese 432 voti

Siamo Sommesi 1394 voti

Candidato sindaco Salvatore Di Sarno 13.172 voti(eletto)

Lista Di Sarno Sindaco

Movimento 5 Stelle 1096 voti

Somma al Centro per i Giovani 972 voti

Somma Città d’Arte (Innovazione Europa Verde) 1235 voti

Somma Domani 1167 voti

Somma Libera e Forte 3081 voti

Somma Movimento 4.0 888 voti


TUTTI I SINDACI ELETTI


Elezioni in provincia di Napoli, si vota in 13 comuni

In provincia di Napoli sono 13 i Comuni chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio e l’elezione del sindaco. Tra questi i più popolosi sono Pozzuoli, Acerra, Portici e Nola. A Sant’Antimo si torna a eleggere il sindaco dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Nel napoletano si vota anche a Barano d’Ischia, Casamarciano, Ischia, Lettere, Pimonte, Somma Vesuviana, Tufino e Visciano. Non si voterà a Torre Annunziata dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.

Come funziona il quorum

Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento.


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