Elezioni comunali 2022: dove e quando si vota in provincia di Napoli? il prossimo 12 giugno in Italia si apriranno le urne in contemporanea sia per il primo turno delle amministrative 2022 sia per i cinque referendum sulla giustizia che hanno ottenuto il pass della Consulta. Una sorta di election day simile a quello andato in scena nel settembre 2020 quando, causa Covid, si decise di far svolgere negli stessi due giorni regionali, amministrative, suppletive e il referendum sul taglio dei parlamentari.
Elezioni comunali 2022: dove e quando si vota in Campania | COMUNI AL VOTO E DATE
Elezioni comunali 2022 in provincia di Napoli: dove e quando si vota
Il prossimo 12 giugno saranno 12 i Comuni napoletani chiamati al voto: tra questi, otto hanno più di 15mila abitanti (Acerra, Ischia, Nola, Portici, Pozzuoli, Sant’Antimo, Somma Vesuviana e Torre Annunziata). Nei Comuni con più di 15mila abitanti, laddove si rendesse necessario un ballottaggio questo si terrà due settimane dopo il primo turno delle amministrative, ovvero in data domenica 26 giugno.
Per quanto riguarda gli orari, i seggi saranno aperti dalle ore 7 fino alle ore 23: una volta chiuse le urne dovrebbe iniziare prima lo spoglio del referendum e poi quello per le amministrative. Le Regioni autonome infine potranno deliberare in autonomia la data delle elezioni amministrative.
Città metr. NA 14 comuni
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Elezioni amministrative 2022, chi vota e come si vota il sindaco
Il sindaco è un organo monocratico a elezione diretta. Ciò significa che sono i cittadini a scegliere direttamente la persona che ricopre la carica. Nelle stesse date delle amministrative si eleggono anche i componenti del consiglio comunale. Ecco come si vota alle elezioni comunali 2022 nei comuni con più di 15000 abitanti:
- si può fare una croce sul nome del candidato sindaco per votare soltanto il candidato e non una delle liste o dei partiti a lui collegati
- si può votare tracciando una croce sul simbolo della lista, e in questo caso il voto viene attribuito sia alla lista che al candidato sindaco
- si può fare la “X” sia sul simbolo della lista che sostiene un candidato sindaco, sia sul nome del candidato, dando il voto a entrambi.
- è possibile anche il voto disgiunto: si può fare una croce sul nome di un candidato sindaco e una sul simbolo di una lista che appoggia un candidato diverso.
Per le città sotto i 15000 abitanti per le elezioni comunali è prevista solo una lista collegata a ogni candidato sindaco e non è consentito il voto disgiunto. Si può votare tracciando una X sul nome del candidato sindaco, sul simbolo della lista o esprimendo una preferenza per il Consiglio comunale.
Quante preferenze si possono dare per le elezioni comunali 2022 e come si esprimono
La scheda elettorale è divisa in colonne che riportano i nomi dei candidati sindaco. In ciascuna colonna ci sono i simboli delle liste che sostengono quel candidato. Accanto al simbolo di ogni lista c’è uno spazio bianco: è qui che si esprimono le proprie preferenze per i candidati al consiglio comunale.
Per le elezioni amministrative del 12 giugno 2022, nelle città con più di 5000 abitanti quando si vota è possibile dare fino a un massimo di due preferenze, all’interno della stessa lista o partito: si esprimono scrivendo di proprio pugno il cognome dei candidati (o il nome e cognome in caso di omonimia) e, nel caso di due preferenze, bisogna indicare un uomo e una donna. Se si scelgono due candidati dello stesse genere (due uomini o due donne) la seconda preferenza viene annullata per effetto delle regole sulle “quote rosa” e sulla parità di genere. Nei comuni con meno di 5000 abitanti si può invece indicare una sola preferenza. Ovviamente l’elettore può anche lasciare in bianco il rigo delle preferenze.
Ecco quindi in sintesi quante preferenze si possono dare sulla scheda delle elezioni comunali:
- massimo 2 preferenze (un uomo e una donna), della stessa lista, nei comuni con più di 5000 abitanti
- una sola preferenza nei comuni con meno di 5000 abitanti
Elezioni amministrative 2022: chi vince, quando si va ballottaggio
Nei comuni con una popolazione superiore ai 15000 abitanti è eletto sindaco il primo candidato che ottiene il 50% più uno dei voti. Se nella data del primo turno nessuno raggiunge questa soglia, i due candidati più votati vanno al ballottaggio delle amministrative 2022, una sfida “secca” tra aspiranti sindaci, senza liste e che riguarda solo la carica di sindaco. Per la formazione del Consiglio comunale si fa riferimento ai risultati del primo turno delle amministrative. Si vota per l’eventuale ballottaggio 14 giorni dopo il primo turno, il 26 giugno. In questo periodo di tempo i candidati ancora in corsa possono stringere alleanze con le liste rimaste escluse.
Il ballottaggio delle amministrative per i comuni con meno di 15.000 abitanti è previsto solo nel rarissimo caso che i candidati sindaco raccolgano un identico numero di voti nella data del primo turno: in questa situazione si torna alle urne dopo 14 giorni. Se dal ballottaggio emergesse di nuovo una parità viene eletto il candidato più anziano. Dettagli sul sito del Ministero dell’Interno.