Pena ridotta per il motociclista accusato dell’omicidio di Elvira Zriba, morta investita nei pressi degli chalet lungo il lungomare di Napoli: è stato condannato da cinque a quattro anni di reclusione. La sentenza in primo grado con rito abbreviato.
Elvira Zriba morta investita a Napoli, motociclista condannato
La Corte di Appello di Napoli ha ridotto la condanna a quattro anni per Gianluca Sivo, il motociclista che nell’agosto di tre anni fa investì e uccise la giovane Elvira Zriba, nei pressi degli chalet lungo il lungomare di Napoli. In primo grado, attraverso il rito abbreviato, il giudice per le udienze preliminari aveva inflitto a Sivo una condanna di cinque anni di reclusione, al termine delle indagini condotte dalla Procura di Napoli.
Martedì scorso, al termine del processo di secondo grado (quarta sezione di appello), è stata effettuata una rivalutazione della pena. In sintesi, i giudici hanno accolto le argomentazioni presentate dal difensore napoletano Giuseppe D’Alise. Di conseguenza, la pena è stata ridotta di un anno, portando la condanna a quattro anni di reclusione. Se questa decisione venisse confermata, l’imputato potrebbe scontare la pena agli arresti domiciliari. In base alla recente riforma della legge Cartabia, quindi, non dovrebbe essere necessario il suo ingresso in carcere. Tuttavia, rimaniamo in attesa degli ultimi sviluppi di questa vicenda.
L’udienza
Durante l’udienza finale, Sivo ha nuovamente chiesto scusa alla famiglia di Elvira, esprimendo la sua disponibilità a contribuire al risarcimento per la perdita subita. Ricordate il caso? Era la notte del 29 agosto 2022 quando una moto investì Elvira, una donna di 34 anni. Lei si era recata a gettare la spazzatura in un cassonetto quando fu colpita da un motociclo. Alla guida c’era Sivo, che aveva preso in prestito la moto di un amico per pochi minuti. Tre anni dopo, è arrivato il verdetto: in appello la pena è stata ridotta, niente carcere, e la condanna è passata da cinque a quattro anni, senza che Sivo trascorresse neppure un giorno in prigione.