NAPOLI. Dieci anni fa moriva Enzo Biagi, il grande giornalista nato nel 1920 in provincia di Bologna e scomparso il 6 novembre 2007 a Milano, all’eta di 87 anni. Noto per la sua professionalità e il grande carisma, Enzo Biagi ha scritto la storia del giornalismo italiano nella seconda metà del secolo scorso. Trascorrendo la maggior parte della sua carriera in Rai, ben 41 anni, Enzo Biagi è diventato un simbolo di questa professione a livello nazionale, grazie anche al grande successo di trasmissioni come RT Rotocalco Televisivo e Il Fatto.
Ma non solo. La carriera di Enzo Biagi è costellata di numerosi successi, tra cui saggi, romanzi e articoli per testate come il Corriere della Sera, Il Resto del Carlino, La Repubblica e Espresso (solo per fare alcuni nomi).
Gli speciali in tv dedicati a Enzo Biagi
Come è ormai noto, la carriera di Enzo Biagi in Rai fu bruscamente interrotta dal cosiddetto “editto bulgaro”, partito da una famosa dichiarazione di Silvio Berlusconi che nel 2002 interessò il conduttore del Fatto, Daniele Luttazzi e Michele Santoro. Altrettanto noto è il modo in cui Enzo Biagi si congedò dalla Rai, con l’ultima puntata della sua trasmissione entrata nella storia della televisione e del giornalismo.
A 10 anni dalla scomparsa, la Rai ha riservato a Enzo Biagi una serie di speciali tra cui lo speciale in cinque puntate in onda su Rai Storia da martedì 31 ottobre: Enzo Biagi, un giornalista italiano.
A questo si aggiunge Enzo Biagi, testimone del tempo, in onda questa sera alle 23.10 su Rai Tre.
A 10 anni dalla sua morte, #Rai3 omaggia #EnzoBiagi, maestro di libertà.
Un’intervista esclusiva di @lorismazzetti lunedì ore 23.10 #Rai3 pic.twitter.com/o3FmkOgOUS— Rai3 (@RaiTre) 1 novembre 2017
Enzo Biagi e l’intervista a Saviano
La figura di Enzo Biagi è quindi legata al giornalismo italiano in tutti i sensi. Anche Napoli, come altre città della penisola, ha avuto spesso l’onore di ospitarlo in città. Tra i momenti di contatto più recenti e significativi tra Enzo Biagi e uno dei personaggi più in mostra del panorama letterario partenopeo, c’è l’intervista a Roberto Saviano, che allora era poco più che un giovane scrittore esordiente, autore di un libro destinato a diventare fenomeno editoriale, Gomorra.
Tra le prime polemiche e in seguito alle minacce dei boss casalesi che tuttora costringono Saviano a vivere sotto scorta, Enzo Biagi espose già in maniera molto chiara la sua posizione esortando a “non lasciare solo” l’autore di Gomorra.