Furto di gioielli per un valore di 60mil a euro ad Ercolano: i carabinieri hanno emesso due arresti per due donne con precedenti per reati contro il patrimonio. La terza complice è attualmente ricercata.
Ercolano, furto di gioielli: due arresti
Su incarico del Procuratore della Repubblica di Napoli, i Carabinieri della Tenenza di Zingonia, insieme a quelli delle Stazioni di Sesto San Giovanni e Misano Adriatico, in collaborazione con la Tenenza CC di Ercolano, hanno arrestato due donne con precedenti per reati contro il patrimonio, accusate di furto con destrezza.
Le due donne sono state fermate, mentre la terza complice è attualmente irreperibile e ricercata dalle forze dell’ordine. I fatti risalgono ad agosto 2024, quando le tre donne, travisate con parrucche e occhiali, sono entrate in una gioielleria di Ercolano, chiedendo informazioni per l’acquisto di gioielli. Il giorno successivo, si sono presentate nuovamente e hanno acquistato alcuni gioielli, pagando 800 euro in contante.
Le indagini
In quella situazione, dopo aver guadagnato la fiducia del proprietario, che era stato indotto ad allontanarsi dal banco, si erano abilmente impossessate di un rotolo di bracciali d’oro del valore di circa 60.000 euro. Il proprietario della gioielleria si era accorto del furto solo il giorno successivo e aveva sporto denuncia ai Carabinieri. Gli investigatori della Tenenza di Ercolano sono riusciti a identificare le autrici del reato grazie all’analisi delle registrazioni delle telecamere interne ed esterne del negozio. Durante le indagini è emerso che le donne avevano precedenti specifici per furti simili commessi in diverse città italiane.
Una delle persone coinvolte, dopo le procedure di rito, è stata trasferita nel carcere, mentre un’altra è stata posta agli arresti domiciliari nella propria abitazione. Il provvedimento eseguito rappresenta una misura cautelare adottata durante le indagini preliminari, contro la quale è possibile presentare ricorso. I soggetti interessati sono attualmente sotto indagine e, pertanto, si considerano presunti innocenti fino a una sentenza definitiva.