Ad Ercolano, fuori da un deposito autorizzato, sono state rinvenute 98.000 cartucce e circa 23 chili di polvere esplosiva stoccata in condizioni irregolari. La polvere era conservata in due fusti non sigillati, contravvenendo alla normativa che impone di custodire tale materiale in contenitori ermeticamente chiusi e con un massimo di un chilo ciascuno.
Ercolano, trovati 23 chili di polvere esplosiva non sigillata
Per questo motivo, la Polizia di Stato ha denunciato il titolare 73enne del deposito, autorizzato per la detenzione e vendita di polveri da lancio e munizioni. L’operazione, condotta dagli agenti della Divisione P.A.S. della Questura e del Commissariato di Portici-Ercolano, ha coinvolto anche i Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza, l’Asl Napoli 3 Sud e l’Ispettorato del Lavoro di Avellino-Benevento.
Parallelamente, un’altra operazione è stata eseguita dai carabinieri a Maddaloni, in provincia di Caserta, dove un 43enne è stato denunciato per detenzione di artifizi pirici illegali e materiale esplodente. I militari, insospettiti da un insolito via vai presso un appartamento, hanno effettuato un controllo, scoprendo al suo interno circa 15 chili di materiale pirico altamente pericoloso e instabile. Tra gli oggetti sequestrati figuravano 199 ordigni esplosivi denominati “Super Cobra 10″, sei dispositivi artigianali a forma di cipolla, con peso variabile dai 128 ai 980 grammi, e una “batteria napoletana”, composta da 20 ordigni collegati tra loro con inneschi artigianali.