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Arzano: l’esplosione nell’appartamento di via Atellana fu causato da ordigni chimici

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L’esplosione che lo scorso 8 luglio devastò un appartamento tra Arzano e Casandrino, ora si scopre che fu causato da ordigni chimici.

L’esplosione nell’appartamento causato da ordigni chimici

L’esplosione che sventrò l’appartamento situato al 4° piano di un fabbricato in via Atellana, la strada che collega Arzano con Casandrino. Era l’8 luglio. L’onda d’urto fu così violenta che fu capace di abbattere di peso l’intera inferriata del balcone, facendola precipitare pericolosamente in strada. Solo per un miracolo non ci furono vittime e feriti. Anche la coppia che abitava nella casa, un’anziana e il figlio poco più che trentenne, uscirono fortunatamente illesi.

L’origine dell’esplosione

Gli investigatori, tra cui carabinieri e tecnici dei vigili del fuoco, pensarono in prima istanza ad una fuga di gas. Ma ieri mattina c’è stata la svolta. L’alloggio di via Atellana fu sventrato da ordigni chimici preparati in maniera rudimentale. Parte di questo materiale, in grado di esplodere da un momento all’altro, rinvenuto, appunto ieri mattina, dagli artificieri dell’Arma dei carabinieri e dai vigili del fuoco.

Il mix di agenti pronti a causare una nuova e sicuramente ancora più devastante esplosione è stato recuperato dagli esperti e portato a cava Vitiello a Terzigno per poi farlo brillare. L’operazione di ieri spiega anche lo sgombero ad horas, avvenuto tre giorni fa, di una decina di famiglie dello stabile già squarciato dalla bomba dell’8 luglio.

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