Pretendono il pizzo dal gestore di un bar che, per non essere più tormentato, paga 100mila euro in contanti: sgominato il clan Di Lauro, 5 gli arresti eseguiti all’alba di oggi, lunedì 29 gennaio, per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Estorsione a Casoria, sgominato il clan Di Lauro: 5 arresti
I carabinieri del Ros di Napoli e della Compagnia di Casoria alle prime luci dell’alba di oggi, lunedì 29 gennaio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque indagati (tre già detenuto per altri reati), accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Le indagini
Le indagini sono state avviate nel mese di novembre 2023 a seguito della denuncia sporta da un commerciante di Arzano che ha dichiarato di essere vittima, dall’ottobre 2020, di estorsione da parte di tre soggetti a lui noti appartenenti al clan Do Lauro di Secondigliano.
In particolare, l’imprenditore dopo aver rifiutato di cedere al clan il suo bar è stato costretto a pagare 70mila euro in rate mensili da mille euro ciascuna, garantite da altrettante cambiali che la vittima ha dovuto sottoscrivere e consegnare. Ogni volta che la vittima pagava una rata si vedeva restituita una cambiale che quindi fungeva da garanzia per il pagamento stesso. Questo è andato avanti fino al mese di luglio 2022 quando l’uomo ha deciso di cedere l’attività pensando che potesse cessare l’imposizione che invece continuò. Nel gennaio scorso infatti lo stesso ha aperto una altro bar ad Arzano e i suoi estorsori sono tornati chiedendogli nuovamente la quota estorsiva e minacciandolo di morte al suo rifiuto. Stanco di vivere in questo modo, ha denunciato i fatti ai carabinieri che sono riusciti a ricostruire gli eventi e mettere le manette agli aguzzini.
