Ethan, altri 10 giorni di attesa per la sentenza negli Stati Uniti sul suo ritorno in Italia. Quella che sembrava essere una conclusione felice per tutti in Italia si è rivelata una situazione ancora aperta. A Piano di Sorrento vive la famiglia della madre del bambino, che spera di riabbracciarlo al più presto.
Ethan, altri 10 giorni per la sentenza sul suo ritorno in Italia
L’attesa cresce per la sentenza del tribunale federale statunitense, che deve decidere se Claudia Ciampa potrà tornare in Italia con il piccolo Ethan. La storia del bambino, portato via ingannevolmente dal padre e trasferito oltreoceano, continua a tenere con il fiato sospeso l’intera comunità di Piano di Sorrento. Qui vive la famiglia della madre del bambino, che spera di riabbracciarlo al più presto. In particolare, nonna Luciana si occupa in questo periodo degli altri due bambini rimasti a casa, che chiedono incessantemente della madre.
«Stiamo procedendo a piccoli passi, di 15 giorni in 15 giorni, mentre i mesi continuano a passare», si lamenta la donna davanti alle telecamere della Rai, che mantengono alta l’attenzione sulla vicenda di Ethan, portato via dal padre lo scorso 30 agosto durante una vacanza in Puglia. Eric Howard Nichols, un uomo di 50 anni di nazionalità statunitense, era riuscito a tornare nel suo Paese con il figlio, facendosi poi irreperibile per quasi tre mesi.
La storia
La situazione è cambiata a novembre, quando la polizia lo ha fermato con il bambino nei pressi di Los Angeles. Mentre gli assistenti sociali si occupavano del piccolo, un primo giudice ha disposto l’affido temporaneo alla madre, consentendo al padre solo incontri protetti. Così, Claudia Ciampa, insieme alla figlia maggiore Chiara, è volata in California per riabbracciare Ethan. Sembrava il lieto fine tanto atteso in Italia, ma la situazione era tutt’altro che risolta. È iniziato un rimpallo di competenze tra il tribunale della famiglia di Los Angeles e quello federale, che alla fine ha preso in carico la decisione sulla controversia. «Comprendo i notevoli disagi della signora Claudia, ma è importante sottolineare che i tempi della giustizia americana sono comunque più rapidi rispetto a quelli italiani», afferma l’avvocato Gian Ettore Gassani, che rappresenta la donna. «Sono ottimista, poiché il primo giudice ha già mostrato fiducia nella madre, stabilendo un affido esclusivo temporaneo». Martedì scorso si è svolta una nuova udienza preliminare, mentre per il 4 febbraio è prevista quella probatoria, momento in cui dovrebbe arrivare la decisione finale.
«Ho fiducia nella giustizia, anche se non so più cosa rispondere ai miei altri figli ogni volta che mi chiedono quando torneremo a casa – confida Claudia Ciampa -. Tuttavia, sono felice che il nostro dolore e la nostra sofferenza stiano contribuendo a qualcosa di significativo».
Questo commento si riferisce all’approvazione da parte del Senato, avvenuta con 89 voti favorevoli e 55 astenuti, senza alcun voto contrario, del disegno di legge presentato da Erika Stefani, capogruppo della Lega in Commissione Giustizia. La legge mira a contrastare in modo più efficace la sottrazione di minori e persone incapaci dai genitori affidatari, tutori, curatori o da chi ne ha la custodia. Il provvedimento, ora in discussione alla Camera, prevede sanzioni anche per il trattenimento all’estero di minori e incapaci contro la loro volontà. Inoltre, se tali reati sono commessi da chi ha la responsabilità legale, sono previste ulteriori conseguenze.