Cronaca Napoli, Napoli

Faida di Scampia: 8 le persone a finire in carcere

apollosa-minacce-estorsione-genitori-arrestato
apollosa-minacce-estorsione-genitori-arrestato

NAPOLI. I carabinieri della tenenza del Vomero hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere con varie accuse aggravate da finalità mafiose, che spaziano da lesioni personali aggravate ad omicidi, nonché alla detenzione e porto illegale di armi, munizioni e bombe a mano.

Le indagini

Grazie alle indagini coordinate dalla Dda di Napoli, è emersa la verità sulla faida di camorra scoppiata nel 2012 tra due fazioni camorristiche, la Vanella Grassi e gli Abete Abbinante Notturno, che si contendevano la gestione a Scampia delle piazze di spaccio. Entrata nel vivo per il predominio sul lotto G, la faida portò a ben 27 omicidi.

Due omicidi: tutta la verità

Sono stati individuati  mandanti e autori degli omicidi di Rosario Tripicchio, avvenuto il 5 gennaio 2012 a Giugliano e di Roberto Ursillo, affiliato e parente di Antonio Bastone, ucciso il 17 settembre dello stesso anno a Chiaiano. A decidere la morte di Ursillo furono i componenti del lotto G, specie il reggente Ciro Barretta, che voleva dare una risposta armata al clan rivale. I sicari lo seguirono nel traffico e, dopo aver affiancato la sua automobile, gli spararono contro una raffica di colpi. Il 22 settembre 2012, a distanza di pochi giorni, gli Abete Abbinante Notturno pianificarono l’omicidio di Ciro Barretta, che aveva preso il controllo del lotto G. L’omicidio fu richiesto da Bastone ad Arcangelo Abbinante e Giuseppe Montanera, per riconquistare la propria piazza di spaccio e dare un segnale forte e chiaro alla Vanella Grassi. Il commando era composto da Abbinante Arcangelo, Montanera Giuseppe e Baldassarre Salvatore che attesero il via libera grazie ad un sms di Anna Ursillo, la madre di Bastone, residente in uno degli stabili del lotto G. Abbinante era travestito con una parrucca, ed entrò nel lotto G senza essere riconosciuto fino a fermarsi vicino all’obiettivo. Intuendo la malasorte che gli sarebbe toccata, Barretta scappò: a causa del fucile inceppatosi, si salvò per miracolo.

 

ArresticamorracarabinieriNapoliomicidiScampia