NAPOLI. L’episodio si è verificato a Busto Arsizio, in Lombardia. Un fantoccio raffigurante la presidente della Camera Laura Boldrini è stato posizionato in una piazza dal Movimento Giovani Padani Busto Arsizio che ha annunciato: «Vi aspettiamo questa sera dalle 19 per il falò e risottata in centro».
Le reazioni
Immediata la risposta di Pietro Grasso, presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali, che ha scritto su Facebook: «Non ho parole per descrivere il disgusto provato nel vedere le immagini di Busto Arsizio. Un fantoccio raffigurante Laura Boldrini da bruciare in piazza. Chi brucia fantocci ricorda chi bruciava i libri e il motivo per cui lo faceva. La mia solidarietà a Laura».
La stessa Laura Boldrini, poco dopo, ha scritto sulla propria pagina social: «I “giovani padani” mi hanno data alle fiamme ieri: hanno incendiato il mio fantoccio in piazza, a Busto Arsizio. Questo dimostra che le parole d’odio non sono mai solo parole, ma si trasformano in gesti deprecabili e possono innescare una spirale ancora più pericolosa. Dopo la bambola gonfiabile, l’augurio di essere stuprata ricevuto dal sindaco di Pontivrea e dal segretario della Lega di San Giovanni Rotondo, la bufala creata dal capogruppo leghista al Senato che ha riversato tanto odio sulla mia famiglia, il rogo dei giovani padani, cos’altro ci dobbiamo aspettare da questi signori? È arrivato il momento che Matteo Salvini chieda scusa. Non a me, non ne sarebbe capace. Ma almeno ai cittadini di Busto Arsizio e a tutti gli italiani per la pessima figura che sta facendo fare al nostro Paese. Ne approfitto per ringraziarvi della vicinanza che mi state dimostrando, ho letto tutti i vostri messaggi. So che la stragrande maggioranza degli italiani rifiuta la violenza e la volgarità. Non ci faremo intimidire!».