NAPOLI. “Anche nella storia dell’omicidio di Agostino, ucciso per aver difeso una ragazza in discoteca a Coroglio, c’è il coinvolgimento di un ‘rampollo’ di una famiglia camorrista e questo dimostra, per l’ennesima volta, che chi nasce e cresce in quell’ambiente ha ben poche speranze di avere un futuro diverso da quello dei suoi parenti”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione politiche sociali, ribadendo che “l’unica strada per dargli una speranza di vita diversa è allontanarli dalle famiglie di origine, anche appena nati”.
La petizione online sui figli dei camorristi
“Nonostante le richieste arrivate da più parti, anche dal Csm, neanche il nuovo Governo e il nuovo Parlamento, ormai in piena attività, hanno pensato di avviare un percorso legislativo per modificare le norme che regolano la revoca della patria potestà” ha continuato Borrelli aggiungendo che “a questo punto è necessario avviare una petizione popolare per chiedere che i figli dei camorristi vengano allontanati dalle famiglie di origine e ne parlerò anche lunedì 18 giugno all’incontro che si terrà all’Orto botanico per discutere delle possibili vie d’uscita contro le baby gang. La mamma di Arturo, il ragazzo ferito in via Foria in un’aggressione in cui era protagonista anche un rampollo di un clan, mi ha chiesto di partecipare perché condivide la nostra richiesta di allontanare i minori dalle famiglie”.