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Figlio di un imprenditore sequestrato per 12 ore, torturato a sangue e ridotto in fin di vita per un debito da 300mila euro: tre arresti a Napoli, in fuga il boss dei Contini

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I carabinieri

Figlio di un imprenditore sequestrato per 12 ore, torturato a sangue e ridotto in fin di vita per un debito da 300mila euro: tre arresti e tre indagati a Napoli, in fuga il boss dei Contini. La vittima dopo la spedizione punitiva sarebbe stata scaricata all’esterno dell’ospedale Fatebenefratelli. I fatti sono avvenuti circa un mese fa, nella notte tra il 27 e il 28 settembre, quando venne ritrovato in gravissime condizioni.

Figlio di imprenditore sequestrato e torturato per un debito a Napoli: 3 arresti

Un giovane (oggi di 30 anni), figlio di un imprenditore della zona Vasto-Arenaccia, è stato sequestrato e brutalmente torturato per circa dodici ore. Il rapimento, avvenuto tra il 27 e il 28 settembre, sembra legato a una questione di estorsione per un debito di circa 300mila euro. Il giovane è stato picchiato e lasciato in fin di vita all’esterno dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è stato trovato dai medici. Dopo l’intervento, è sopravvissuto.

Le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, guidate dal pm Alessandra Converso, hanno portato all’arresto di tre persone vicine al clan Contini, mentre altri tre individui, inclusi membri di spicco della camorra, risultano latitanti. Uno di loro è un boss recentemente scarcerato che stava cercando di riprendere il controllo del clan.

 

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