Le parole dell’omelia di don Patriciello ai funerali di Paola Gaglione: il parroco ha chiesto scusa, alla giovane, a nome di tutta la comunità, per non essere stati capaci di tutelare la sua vita. Una storia, quella di Paole e Ciro, che ha scosso il Paese e che ha sollevato ancora una volta il dibattito sull’omofobia e la transfobia.
Funerali Paola Gaglione: le parole dell’omelia
Folla commossa ai funerali di Maria Paola Gaglione, la 18enne di Caivano morta dopo un incidente sul motorino, causato dal fratello di lei, che non accettava la sua relazione con un ragazzo transessuale. L’omelia di don Maurizio Patriciello:
Signore, ricordaci che prima dell’orientamento sessuale, del colore della pelle, del conto in banca, viene la persona umana creata a tua immagine e somiglianza. Signore spalma il balsamo, il tuo perdono, distruggi il sentimento di rivalsa e odio che tende a insinuarsi nel cuore di qualcuno, insegna che si deve bramare giustizia e mai la vendetta. Insegnaci ad avere rispetto per tutti. Ricordaci che ogni uomo è terreno sacro davanti al quale ci dobbiamo inginocchiare. Scusaci Paolè, ti chiediamo perdono per non essere stati capaci di custodire questa tua fragile e preziosissima vita. Oggi dopo tanto parlare vogliamo volgere lo sguardo a te Paola. Sei passata in questo mondo come un fulmine e troppo presto per te è giunta la sera, una tragica, fulminea, terribile sera.
L’ultimo messaggio di Ciro per la sua amata
Ciro, il fidanzato di Maria Paola, che aveva espresso il desiderio di vederla un’ultima volta, ha reso omaggio alla salma della giovane, prima che il feretro giungesse a Caivano. Ciro ha ottenuto il permesso della Procura ed è stato scortato dalla Polizia.
Il manifesto
All’esterno della chiesa, il ragazzo ha fatto appendere un manifesto “Correvamo solo verso la nostra libertà, o almeno credevamo di farlo, verso la nostra piccola grande felicità. Ovunque sarai, il mio cuore sarà lì con te. Ti amerò oltre le nuvole. Ciro”, queste le parole del giovane accompagnate da quattro foto della coppia.