Multa salata da 30mila euro per l’Asl Napoli 3 per il furto dei dati di 800mila tra pazienti e dipendenti dopo l’attacco hacker: è questa la decisione presa dal Garante della Privacy.
Asl Napoli 3, furto di dati sensibile dopo attacco hacker: multa salata
L’azienda sanitaria partenopea – che nello specifico ha competenza sull’area del Nolano e Vesuviano – ha subito un attacco informatico di tipo ransomware negli scorsi mesi: è stato impedito l’accesso ai sistemi informatici che, per essere ripristinato, aveva bisogno del pagamento di un riscatto. La multa è arrivata perché l’Asl non avrebbe fatto tutto il necessario per proteggere i dati sensibili dei pazienti e dipendenti. Infatti, nell’attacco sono stati violati i dati di circa 842mila persone.
Come previsto dalla normativa vigente, dopo l’attacco informatico l’Asl ha informato il Garante della Privacy, che ha immediatamente aperto un’istruttoria sul caso. Nel corso dei controlli, il Garante ha rilevato diverse criticità, come la mancata adozione di misure adeguate a rilevare tempestivamente la violazione dei dati personali e a garantire la sicurezza delle reti. Inoltre, c’è anche un altro aspetto: quello della caenza di segmentazione della rete che aveva fatto sì che l’attacco hacker si propagasse all’intera infrastruttura informatica.