NAPOLI. Qui di seguito una nota di Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti.
Stella Artois, nota Sportello dei diritti
Nuovi guai per le multinazionali dell’alimentare. La birra Stella Artois sta per essere richiamata negli Stati Uniti e in Canada perché sono stati trovati pezzi di vetro. I prodotti colpiti sono le confezioni Stella Artois da 6, le confezioni da 12, le confezioni da 18, le confezioni da 24, le confezioni multiple “Best of Belgium” vendute sia negli Stati Uniti che in Canada, le confezioni Stella Artois Légère da 6 e solo negli Stati Uniti le confezioni da 12, procedendo così ad un richiamo volontario. I consumatori dovrebbero anche controllare le bottiglie Stella Artois nei loro multi-pack “Best of Belgium”. Non riguarda Stella in lattine. “Questa procedura riguarda un numero limitato di bottiglie di birra potenzialmente interessate e rappresentando meno dell’1% delle bottiglie di vetro Stella Artois immesse sul mercato ogni anno in Nord America”, ha dichiarato, oggi 2 aprile, la società in un comunicato stampa raccomandando alle persone che detengono prodotti appartenenti al lotto sopra descritto di non consumare e distruggerli, o di chiederne il rimborso. Non sono stati segnalati incidenti. Secondo l’azienda il richiamo è limitato alle bottiglie di un impianto di produzione che produce una parte delle bottiglie Stella Artois. La società, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, esclude che i prodotti oggetto del ritiro siano stati importati nel nostro Paese.