Inchiesta sugli appalti per la gestione dei rifiuti a Giugliano in Campania: questa mattina, giovedì 9 gennaio, i carabinieri hanno eseguito due provvedimenti cautelari nei confronti di un ex assessore dell’Ambiente del Comune locale e di un dipendente comunale di Marano di Napoli, all’epoca sorvegliante. Sequestri per oltre 200mila euro.
Giugliano, inchiesta sugli appalti per la gestione dei rifiuti
Questa mattina, giovedì 9 gennaio, il Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna ha eseguito due provvedimenti cautelari, emessi dal Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura locale, nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti negli appalti per la raccolta dei rifiuti.
Le misure riguardano un ex assessore all’Ambiente del Comune di Giugliano in Campania, attualmente consigliere comunale a Napoli e membro della Città Metropolitana, soggetto a divieto di dimora nel Comune di Napoli, e un dipendente comunale di Marano di Napoli, all’epoca sorvegliante, sospeso dalle sue funzioni pubbliche.
I reati contestati
Le accuse rivolte agli indagati comprendono turbativa d’asta e corruzione in relazione a gare per l’assegnazione del servizio integrato di raccolta dei rifiuti. Le indagini, avviate nel 2018 e durate circa tre anni, hanno rivelato un presunto “sistema” di corruzione e manipolazione degli appalti, orchestrato da amministratori e dipendenti pubblici in collaborazione con imprenditori e faccendieri.
Sequestri per 200mila euro
Oltre ai provvedimenti cautelari, sono stati effettuati sette sequestri preventivi per un ammontare complessivo di circa 200mila euro, corrispondenti a somme indebitamente percepite a titolo di corruzione.
Dettagli dell’inchiesta
Le indagini hanno preso avvio nel Comune di Marano di Napoli, dove è emerso un gruppo criminale coinvolto in vari reati contro la Pubblica Amministrazione, tra cui corruzione, turbativa d’asta, truffa e falsificazione di documenti pubblici. In seguito, l’inchiesta si è ampliata al Comune di Giugliano in Campania, rivelando un presunto sistema corruttivo legato all’aggiudicazione di un appalto del valore di 122 milioni di euro per il servizio integrato di raccolta dei rifiuti solidi urbani per il periodo 2020-2027.
Coinvolgimenti significativi
Tra i destinatari dei provvedimenti si trovano l’ex Provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli e l’ex sindaco di Giugliano, entrambi soggetti a sequestri preventivi di 45mila euro ciascuno. Nel corso delle indagini, sono già stati confiscati beni e somme, tra cui 60mila euro e un orologio di valore, considerati parte delle tangenti destinate a favorire aziende nell’assegnazione degli appalti.
L’attività investigativa continua, interessando ulteriori individui legati alle amministrazioni locali e alle aziende operanti nel settore dei rifiuti, per i quali non sono state riscontrate necessità cautelari.