Rivendevano metalli contenuti nei rifiuti all’isola ecologica di Giugliano in Campania in cambio di denaro: arrestati quattro dipendenti e i due complici. I sei, di età compresa tra i 44 e i 55 anni, finiti agli arresti domiciliari sono accusati di peculato.
Rivendevano metalli nei rifiuti all’isola ecologica di Giuliano, 6 arresti
Quattro dipendenti della ditta che gestisce l’isola ecologica e i due ricettatori sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri e degli agenti della Polizia Metropolitana gli indagati rivendevano i metalli contenuti nei rifiuti in cambio di soldi. In particolare, i quattro avrebbero ceduto i rifiuti contenenti metalli agli altri due indagati, ricevendo in cambio somme di denaro.
Le attività investigative, svolte anche grazie ad intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché attraverso visualizzazione e analisi delle immagini estrapolate da telecamere hanno consentito di ricostruire il modus operandi e di cristallizzare più episodi che vedevano coinvolti gli operatori ecologici. I quattro contattavano gli altri due indagati e, con l’utilizzo di linguaggio criptico, li informavano della presenza di rifiuti utili, che venivano poi ceduti.