Cronaca Napoli, Napoli

I ragazzi di Scampia al sindaco di Porto Recanati: “Venga qui, le offriamo un caffè”

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NAPOLI. Il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozziccafreddo, pochi giorni fa dichiarò che il territorio comunale da lui amministrato “non è Scampia”. Parole che seguirono il ritrovamento delle ossa di due corpi nei pressi di un palazzone, l’Hotel House. Oggi i ragazzi di Scampia che gestiscono la pagina Facebook Scampia E/È Napoli hanno risposto con una lettera aperta che merita di essere letta integralmente.

La lettera dei ragazzi di Scampia al sindaco di Porto Recanati

Roberto Mozziccafreddo, sindaco di Porto Recanati, ha dichiarato qualche giorno fa che “Porto Recanati non è Scampia”. Caro sindaco, noi siamo di Scampia e le dobbiamo dire che ha detto una cosa giusta. Porto Recanati e il famoso Hotel House non sono Scampia. Non sono Scampia perché a Scampia non hanno mai trovato un pozzo con tante ossa umane (forse anche di bambini). Non sono Scampia perché forse la Scampia che lei cita lei neanche la conosce e non la vive, come la viviamo noi, 24 ore al giorno. Lei non conosce la Scampia dei ragazzi (migliaia) che vanno a scuola tutti i giorni con fatica e con entusiasmo. Lei non conosce la Scampia di donne e uomini che cercano, ogni giorno, tra speranze e disperazione, un lavoro. Lei non conosce la Scampia delle chiese, delle associazioni, dei volontari che da anni si battono sul territorio e per il territorio. Lei non conosce nulla di Scampia, caro sindaco, e forse di Napoli. Lei conosce, forse, la Scampia delle fiction televisive o delle televisioni che da anni (come lei) sono pronte ad offenderci e mai a capire la nostra Scampia, quella vera. E prima di parlare di noi e di Scampia, la prossima volta, ci pensi bene e rifletta bene sui paragoni. A noi non verrebbe mai in mente di dire “Scampia non è Porto Recanati” o “Scampia non è l’Hotel House” e sa perché? Perché noi rispettiamo gli abitanti, tutti gli abitanti di Porto Recanati (anche quelli che soffrono nell’Hotel House) e non siamo vittime di preconcetti e di luoghi comuni. Venga a Scampia, caro sindaco, ma ci venga da solo e a spese sue. Noi non vogliamo ospitarla e non le offriamo niente (forse un caffè napoletano: quello non possiamo negarlo a nessuno, neanche a lei).

I ragazzi di Scampia e della pagina facebook “Napoli e/è Scampia”

Caro sindaco, Vi invito, con molto piacere, a visitare il nostro quartiere.
Il quartiere che hanno tanto denigrato, che avete denigrato, anche voi, con questa frase infelice. Eppure, non vi biasimo poiché l’”ignoranza” (delle cose e dei fatti) porta le menti chiuse a non guardare oltre il proprio naso: il razzismo, i pregiudizi fanno di lei una persona “limitata” (nella sua visione) e “antica” (per la ripetitività di quello che dice e che dicono in tanti)… Il fatto che Scampia venga dipinta in modo brutto, non significa che lo sia realmente. Certo, non è il paese dei balocchi, ma nemmeno un posto abitato solo da brutte persone.
Vi do un consiglio, io, ragazza di 17 anni: voglio dirvi che gettare fango su altre situazioni non fa di lei una persona migliore, pertanto vi consiglio di meditare prima di parlare, la vita non è una serie Tv, ci sono persone che fanno dei sacrifici ogni giorno per un mondo migliore, persone, magari anche meno istruite e acculturate di Voi, ma d sicuro con più umanità.
Valeria Potenza

Caro sindaco, le scrivo in qualità di adolescente che vive a Scampia. Le sue parole mi hanno ferita perché lei non è mai stato nel mio quartiere e senza vedere non si può giudicare. Sono stanca di sentirne parlare sempre male anche perché in questi ultimi tempi sta cambiando tanto. Lei non deve giudicare male tutti gli abitanti del quartiere perché ci sono persone che per portare avanti le loro famiglie fanno dei sacrifici immensi e non è giusto per loro essere descritte come criminali nullafacenti, solo perché abitano a Scampia. Se lei vuole davvero esprimere un pensiero sul mio quartiere dovrebbe prima venire a vedere e, mi creda, rimarrebbe sorpreso da tutte le cose belle che ci sono e che a noi ragazzi piacciono tanto ed è per questo che lo stiamo difendendo dalle sue parole che sono tanto ingiuste e frutto di un pregiudizio che una persona come lei, che rappresenta le istituzioni, non può permettersi. E per ultima cosa le vorrei dire che, nonostante la criminalità e le persone sbagliate che ci sono qui (ma anche in ogni parte del mondo), esistono ragazzi che continuano a studiare e a frequentare la scuola perché sanno che anche a Scampia c’è sempre una doppia possibilità e non è che si è predestinati al male solo perché si è nati qua. Per me Scampia, nonostante tutto, rimane il miglior posto dove vivere.
Annamaria

Caro Sindaco, lei ha completamente frainteso l’aspetto reale di Scampia. Da abitante di questo posto, le dico che lei ha visto troppi film e serie TV e, come molti italiani, si limita semplicemente a giudicare quello che trasmettono i media e non riesce ad avere una propria opinione diversa dalla massa. Scampia è certo un quartiere dove la camorra ha trovato il suo punto di riferimento, ma a Scampia non si sono mai trovate fosse comuni con ossa dei bambini, a Scampia io non ho mai visto morti per strada o sparatorie. Scampia non è quello che fanno vedere, Scampia è un posto di speranza di riscatto di lotta contro questo tumore che invade la società, che ha vari nomi, ma un solo significato “camorra, mafia, ndrangheta”. Non bisogna buttare fango su altri quartieri come Scampia, perché non c’è bisogno di negare la realtà, perché, come ho detto in precedenza, la camorra o come la si vuol chiamare, è un tumore nella società che si estenderà sempre di più, e che ogni paese, regione, città o quartiere ha. Da abitante di Scampia e, solo dopo, di Napoli, affronti la situazione e risolva le sue questioni da buon sindaco e non perda tempo insultando altre città. Abbia magari il coraggio di ammettere che anche nei vostri quartieri ci sono problemi di criminalità. Gentili saluti
Maria Rosaria

Caro Sindaco di Porto Recanati, lei è stato mai a Scampia? Lei è mai stato a casa mia? No, non ci è mai stato: tutti bravi a giudicare un libro dalla copertina, tutti bravi a giudicare Scampia da una tv dove fanno vedere solo cose NEGATIVE, solo droga, solo gomorra. NOI NON SIAMO SOLO GOMORRA, NOI siamo delle PERSONE che vivono in una zona che faceva schifo ma che sta cercando di migliorare e passo per passo ci stiamo riuscendo! Qui ci sono famiglie che fanno sacrifici, mamme che fanno da padri e padri che si dividono in mille per i propri figli e non con il lavoro sporco. Ci sono dei ragazzi che hanno voglia di studiare, che vogliono diventare dei cavolo di medici, psicologi o ingegneri. Qui abbiamo un sacco di cose positive, abbiamo i nostri giardini e delle persone che ti danno tanto amore e che se ti trovi in difficoltà ti porgono la mano. Una cosa voglio dirle, caro Sindaco, lei può parlare, ok, va bene la libertà di parola, però prima di dire parole poco pensate venga qui a vedete LA MIA SCAMPIA: quella vera!!
Melania

Caro sindaco di Porto Recanati, lei ha dichiarato cose senza alcun motivo. No, non ha offeso solo Scampia ma tutta Napoli. Si tratta di puro razzismo e non è la prima volta che attaccano Napoli (e non solo) e non è la prima volta che hanno parlato anche di dividere l’Italia partendo da questo razzismo e questo è ancora più grave, visto che lei è un sindaco. Io devo rispondere per la mia città: Napoli è una delle città più belle del mondo, apprezzata dai turisti intelligenti e non dalle persone cattive che vogliono infangarla. Queste persone non vedono i veri problemi: qui c’è la povertà rispetto al Nord. Siamo meno aiutati e non è giusto. Caro Sindaco, si metta una mano sulla coscienza e venga a Napoli, venga a Scampia e forse la smetterà di dire falsità.
Gaetano

Caro sindaco di Porto Recanati, volevo dedicarle queste poche righe per spiegarle come la vedo io o almeno come vedo io lei, una persona forse con la mente chiusa, che non va a fondo nelle cose che tratta, una persona che si ferma alle apparenze. Purtroppo l’Italia è popolata da troppe persone come lei e per questo forse non si va avanti e non si crea un futuro se ci si ferma sempre alle apparenze. Tutti sanno criticare Scampia e pochi la sanno apprezzare. Scampia non c’entra niente con le cose che ha detto e io posso solo augurarle una buona serata ma anche una buona crescita dal punto di vista culturale e così magari eviterà di giudicare cose e persone che non conosce.
Francesco

Caro Sindaco, ho letto le sue testuali parole sul nostro quartiere, Scampia. Forse lei è convinto di conoscerlo vedendo Scampia dalla serie TV Gomorra e capisco che lei vede le cose in modo diverso, Nel senso che lei pensa che a Scampia c’è solo la camorra e altre cose della malavita. Forse lei non sa che c’è della gente perbene che lavora e paga le tasse come tutte le persone perbene. Ci sono tanti quartieri pieni dei cosiddetti malavitosi ma non si dimentichi che c’è sempre gente perbene. Citare il nostro quartiere come ha fatto lei per noi è un’offesa perché lei ci giudica come dei ragazzi che in futuro andranno a vendere la droga e che prima o poi verranno uccisi dalla stessa camorra. Ma sinceramente non ce ne frega minimamente perché noi pensiamo al nostro futuro e andremo avanti senza pensare alle vostre critiche e alle offese continue che subisce la nostra Napoli.
Pasquale

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