Un misterioso caso sta tenendo banco tra i vicoli del rione Sanità, legato a una protesta avvenuta qualche giorno fa davanti a una scuola, e ad un presunto abuso da parte di un bidello.
Le voci, amplificate dal passaparola tra le mamme e diffuse sui social, sono ancora tutte da verificare e la situazione è ora sotto la lente dei carabinieri della Compagnia Stella. La vicenda ruota attorno a un incidente stradale, che potrebbe essere di natura dolosa, in cui è rimasto coinvolto il collaboratore scolastico, travolto da una moto e attualmente ricoverato all’ospedale Cardarelli in condizioni gravi ma stabili come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Napoli, bidello investito al rione Sanità: il caso dei presunti abusi
Gli sviluppi della storia non sono partiti dalla manifestazione dei genitori, ma da un episodio che sembra risalire alla sera precedente. I fatti verificabili riguardano la protesta dei genitori, che si è svolta mercoledì scorso davanti all’Istituto Comprensivo Angiulli, in piazza Mario Pagano.
Circa 50 adulti, tra mamme e papà, si sono radunati davanti alla scuola, portando alla fine del normale orario scolastico dei bambini e richiedendo l’intervento dei carabinieri per motivi di ordine pubblico. La protesta si è limitata a urla e momenti di tensione, senza degenerare in violenze fisiche. Tuttavia, voci non confermate circolano nel quartiere, riportando che la protesta sarebbe stata scatenata dal sospetto di un abuso subito da una bambina da parte di uno dei collaboratori scolastici.
Il racconto sui social
Al momento, il racconto diffuso sui social non ha riscontri oggettivi e non sono state presentate denunce ufficiali in merito. Nonostante ciò, i post sui social si fanno sempre più insistenti, segnalando il presunto abuso e mostrando solidarietà al padre della bambina. La versione che circola descrive come la bimba, di 4 anni, avrebbe iniziato a rifiutare di andare a scuola, suscitando preoccupazione nei genitori, che dopo un periodo di silenzio della piccola, l’avrebbero convinta a raccontare quanto accaduto. Il padre, indignato, avrebbe quindi creato un falso profilo sui social, fingendo di essere una minorenne per attrarre il collaboratore in una trappola, invitandolo a un incontro.
Al momento dell’incontro, il padre avrebbe aggredito il collaboratore scolastico, investendolo con una moto e provocandogli i traumi per cui ora è ricoverato.
I carabinieri della compagnia Stella stanno investigando su due fronti: da una parte, la creazione del falso profilo sui social; dall’altra, il presunto atto di vendetta, con pestaggio e l’investimento volontario del collaboratore scolastico. La certezza al momento è che l’uomo coinvolto nell’incidente, identificato dai genitori come il presunto molestatore, si trova ricoverato all’ospedale Cardarelli per le lesioni riportate nell’incidente, su cui i militari stanno cercando riscontri. Non ci sono ancora conferme ufficiali sul fatto che l’investimento sia stato intenzionale.