NAPOLI. Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca non attacca i giornalisti. Dopo le prime dichiarazioni che hanno seguito la pubblicazione del primo video di Fanpage sull’inchiesta di rifiuti e tangenti, l’ex sindaco di Salerno si è espresso nel consueto intervento del venerdì a LiraTv. L’inchiesta ha coinvolto direttamente anche Roberto De Luca, figlio del governatore e assessore al Bilancio a Salerno.
Inchiesta Fanpage, De Luca contro il M5S
Vincenzo De Luca non se la prende con i giornalisti, ma attacca ancora una volta il Movimento 5 Stelle e il candidato premier Luigi Di Maio. Così ai microfoni di LiraTv: “Come dicono le Scritture, siamo nati per soffrire. Quindi, dobbiamo soffrire per questi altri 20 giorni fino al 4 marzo. Il candidato grillino (Luigi Di Maio, ndr) stavolta si è superato, perché, dopo il caso Rimborsopoli, ha avuto un colpo di genio e ha proposto di dimezzare lo stipendio dei parlamentari. Le chiacchiere non costano niente. Che peccato, poteva farlo 5 anni fa. È passata una intera legislatura e Luigino Di Maio come vicepresidente della Camera, nel frattempo, si è messo in tasca 15mila euro netti al mese, girando per il Paese a farsi pubblicità e a non fare niente a spese dei contribuenti”.
“Faccio una controproposta – prosegue De Luca – Io suggerisco di dare la tessera di povertà ai parlamentari, riduciamoli sul lastrico, alla miseria, alla fame. Mi pare che questa proposta raccolga meglio il sentimento del popolo. Si potrebbe addirittura pensare di innalzare qualche patibolo a piazza Mercato o a piazza Colonna”.
Poi sull’inchiesta di Fanpage: “Abbiamo motivo per essere perfino emozionati. Abbiamo assistito a delle sceneggiature impensabili: camorristi, ex camorristi, assoldati per fare grandi operazioni di intelligence e da servizi segreti. Cose grosse. Mi ricorda un po’ il clima di 2 anni e mezzo fa, quando, alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, venne fuori la lista degli impresentabili. E ovviamente io avevo un ruolo d’onore in quella lista di malfattori e delinquenti. Ma di quella lista di impresentabili che è successo?” – prosegue – “Dove sono finiti? Come si sono concluse le vicende giudiziarie su questi impresentabili? Ma ovviamente questo affaticherebbe tanta parte del mondo dell’informazione. L’importante è sparare la palla. Poi quello che viene dopo non interessa più a nessuno. Comunque, massima fiducia nella magistratura”.
“Non solo non bisogna occultare gli episodi, ma bisogna accendere i riflettori a 360 gradi, e per il resto ovviamente bisogna stare tranquilli. Ecco, a qualche suo collega rivolgo un messaggio affettuoso: stai sereno. E misuriamo le parole oggi, così evitiamo di fare brutte figure domani”, ha aggiunto De Luca rivolgendosi al conduttore della trasmissione di LiraTv.
Infine: “Al di là di questo clima e di tutte le effervescenze… state sereni. Chi deve governare l’Italia dopo il 4 marzo? E questa è una responsabilità che graverà sulla coscienza di tutti i cittadini italiani. Spero che prevalga la ragione e che l’Italia non finisca nelle mani di dilettanti allo sbaraglio, truffatori politici, mentitori di professione, complottisti”.