NAPOLI. “Si è chiuso con un nulla di fatto l’incontro tra azienda e sindacati questa mattina. Le richieste aziendali – si legge in una nota dell’Usb -, con le sue presunte strategie organizzative, rischiano di vanificare i sacrifici svolti negli ultimi mesi dai lavoratori e dall’ex amministratore Maglione per mettere in sicurezza Anm”.
“Più corse e maggiore sicurezza”
“Imporre il rispetto di un accordo sindacale del 2009 per il trasporto di superficie, oramai superato – prosegue la nota -, significa essere anacronistici di fronte all’attuale condizione di disagio economico finanziario cui vive l’ANM. L’USB continua a sostenere che qualora i soldi ci fossero, andrebbero utilizzati per assicurare più bus per le periferie, maggiore sicurezza a bordo dei mezzi e nelle stazioni, migliorare le manutenzioni e pagare i debiti contratti verso i propri dipendenti. La città ed i napoletani meritano un servizio pubblico moderno, sicuro ed efficiente in tutti i giorni dell’anno, senza alcuna interruzione. Non saranno certo interventi “spot”, limitatamente al servizio bus il pomeriggio di Pasqua, a ridare fiducia a cittadini, turisti e lavoratori, che continuano a vivere sulla propria pelle i disservizi del trasporto pubblico nell’area metropolitana.
“La richiesta dell’azienda di garantire la continuità del servizio pomeridiano per i bus a Pasqua non è in linea con le aspettative dei lavoratori – dichiara Antonio Morra del Coordinamento USB – l’aumento dei costi in assenza di autorizzazione da parte dei giudici, rischia di far saltare il concordato, accelerando la corsa verso il fallimento”.