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Infermiera contro De Luca, Si: «Una della peggiori pagine della democrazia»

POZZUOLI. Con l’episodio che ha coinvolto l’infermiera Rosanna Bianchi qui in Campania è stata scritta una della peggiori pagine della democrazia italiana.

Vincenzo De Luca “caricatura di se stesso”

Un governatore che ormai è una brutta caricatura di se stesso. Non solo non si adopera per risolvere quelle che ormai sono divenute le piaghe croniche della società campana, l’ambiente e la sanità, ma non perde occasione per mortificare ed aggredire, anche attraverso gli apparati periferici di potere, chi legittimamente protesta per lo stato in cui versano. Infatti, è da tempo, ormai, che le aziende sanitarie hanno adottato regolamenti disciplinari molto stringenti al punto di impedire al loro personale, medico ed infermiristico, di riferire e protestare per la presenza delle sempre maggiori criticità legate all’incuria in cui versano le strutture ospedaliere, nonché all’endemica mancanza di personale ed attrezzature. Ebbene, oggi, questi strumenti predisposti proprio per impedire la doverosa denuncia per le condizioni in cui versa la Sanità Pubblica in Campania proprio ai lavoratori del comparto, che ricordiamo esserne i migliori conoscitori oltre a quelli che ne subiscono in prima persona e quotidianamente tutte le deficienze, vengono utilizzati contro questa infermiera colpevole di aver protestato pubblicamente nei confronti del Governatore e Commissario alla Sanità Campana in occadione dell’ennesima inaugurazione che simula eccellenza. Noi crediamo che sia innegabile ed incomprimibile il diritto dei cittadini, soprattutto se lavoratori del comparto, di poter protestare e denuciare le storture di questo sistema sanitario al collasso. E soprattutto, laddove per garantire dei livelli assistenziali minimi, proprio loro, sono costretti a continui turni massacranti e, nonostante ciò, debbono operare anche in condizioni spesso al limite della decenza e del decoro e assistendo i pazienti con liste d’attesa che vanno oltre i quattro mesi per visite ed esami. Bene, non assisteremo inermi al paradosso di veder sottoposta a procedimento disciplinare chi ha avuto il coraggio e la forza di urlare questo stato di cose a chi ha il potere e la possibilità di incidere. Noi siamo con Rosaria Bianchi a cui va tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegni. Così come riteniamo che anche tutte le altre forze politiche ed i sindacati debbano prendere posizione ed intervenire al fianco dei comitati ed associazioni che da anni si battono in difesa della Sanità Pubblica e del diritto alla salute. È sotto attacco la democrazia di tutti noi e nessuno può ritenersi estraneo a tutto ciò.

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