NAPOLI. Dopo gli ultimi risultati deludenti contro Roma e Inter, arrivati in un periodo in cui la corsa della Juventus sembra vivere il momento migliore, anche Maurizio Sarri inizia a mollare un po’? Le parole del tecnico azzurro dopo la partita di ieri sera a San Siro, sembrerebbero non lasciare dubbi: “Addio sogno scudetto? Non siamo né la squadra più ricca né la più forte d’Italia: non abbiamo l’obbligo di vincere, abbiamo l’obbligo di fare del nostro meglio e cercare di fare risultato contro chiunque”.
Scudetto, la resa di Sarri?
“Abbiamo fatto una buona partita, rispondendo bene alla sconfitta con la Roma – ha detto Sarri dopo lo 0-0 in casa dell’Inter -. Abbiamo trovato di fronte una squadra forte, inaspettatamente in salute, ma noi a livello di impegno e abnegazione abbiamo fatto bene pur non riuscendo a sfruttare le occasioni. Questa sera non ho visto in campo dei giocatori che hanno mollato: abbiamo fatto una grande gara contro una squadra che a luglio era accreditata di stare davanti a noi. L’errore di Insigne sotto porta? Ha fallito un tiro, che probabilmente è stata l’occasione più importante della serata, ma Lorenzo sta facendo una stagione strepitosa”.
“Basta parlare della Juve”
Inoltre, in conferenza stampa, Sarri ha detto: “Non voglio più parlare della Juventus“. Così, alla seconda domanda sui bianconeri, il tecnico del Napoli ha lasciato la postazione di Premium Sport e se ne è andato un minuto prima della scadenza degli otto previsti dalla Lega per le “flash interview”, le interviste post partita per le tv nazionali. “Sono contento di ciò che ha fatto la mia squadra a San Siro, imponendo il proprio gioco in uno stadio importante contro un’ottima squadra come l’Inter. Abdicare? Non mi sembra che il Napoli visto contro l’Inter abbia abdicato, non abbiamo concesso nulla e abbiamo sbagliato un paio di rigore in movimento. Poi è normale che se la Juventus dovesse vincere tutte le partite non potremo che farle i complimenti. Noi non siamo la squadra più forte e più ricca del campionato”, ha spiegato Sarri.