ISCHIA. Chiesa e Comune divisi da una legge del 300 che riguarda il privilegio che il vescovo ha di ratificare la nomina del parroco.
Legge secolare divide il sindaco e il vescovo
Il vescovo della diocesi di Ischia e Procida, monsignor Pietro Lagnese, assurge in questi giorni a protagonista perché fortemente deciso ad abolire un privilegio che addirittura nel 1306 venne concesso da un suo predecessore (anch’egli di nome Pietro) alla municipalità isolana di Forio, per la ratifica della nomina del parroco della basilica pontificia di San Vito, patrono della città.
Un privilegio che dura da 700 anni dunque e che nell’anno di grazia 2019 sembra dover andare definitivamente in pensione, stando almeno alle nuove disposizioni del pastore della Chiesa isolana.
Disposizioni contro le quali l’altro giorno è insorto il Consiglio comunale di Forio, sindaco Francesco Del Deo in testa, che ha votato un ordine del giorno in cui si dice a chiare lettere che la municipalità non rinuncerà affatto al suo secolare diritto.