Jorit disegna Cardarelli sul muro dell’ospedale, un altro simbolo di Napoli. Come al solito Jorit trasforma ogni idea in un disegno stupendo.
Jorit disegna Cardarelli sul muro dell’ospedale, un altro simbolo di Napoli
Dopo aver disegnato un graffito nell’ora d’aria del carcere di San Vittore a Milano con i ragazzi detenuti grazie a un progetto curato e voluto fortemente dal cantante Ghali, Jorit è tornato a Napoli e subito si è messo all’opera. Questa volta il muro prescelto è all’Ospedale Cardarelli, accanto al padiglione storico. Il protagonista non poteva che essere Antonio Cardarelli, il luminare della medicina nato il 29 marzo 1831 a Civitanova del Sannio a cui è intitolato l’Ospedale più grande del Sud Italia. In queste ore Jorit è all’opera per il suo «Antonio», ma il volto del medico è già ben definito.
La citazione
Come è nel suo stile, Jorit nei giorni scorsi ha fatto comparire sulla parete una lunga scritta, citazione della Costituzione Italiana in merito alla salute pubblica: «La Repubblica tutela la salute come diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio Sanitario Nazionale. La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana. Il servizio Sanitario Nazionale è tenuto al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione, senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio».
Il volto sulla scritta
Sulla scritta dopo poco sono comparsi i tratti del volto di Cardarelli. Un murales che sta emozionando tanto il personale sanitario dell’Ospedale e i pazienti che rivedono in quell’immagine un pezzo di storia della sanità e la celebrazione di un diritto fondamentale, che i sanitari si impegnano quotidianamente a garantire, nonostante le mille difficoltà, e che fa sentire i pazienti tutelati. «Un diritto fondamentale attualmente minacciato dalle contingenze politiche ed economiche, locali e nazionali», dicono alcuni medici.