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La Regione Campania contro il cyberbullismo: ecco lo spot

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NAPOLI. L’Accademia delle belle Arti di Nola ha realizzato e diffuso nelle scuole e su alcuni canali televisivi a diffusione regionale uno spot contro il cyberbullismo. L’iniziativa è statapresentata stamani dal Consiglio regionale della Regione Campania e dal Co.Re.Com Campania per contrastare il fenomeno di violenza tra adolescenti che dilaga con la navigazione sul web. Il progetto calca le impronte degli importanti passi già svolti dall0Ente regionale in seguito all’approvazione della legge sul bullismo e cyberbullismo avvenuta lo scorso febbraio 2017.

Cyberbullismo: le dichiarazioni delle istituzioni

«Come Regione Campania avevamo chiaro che fosse necessario intervenire sui tanti episodi che già negli anni scorsi si verificavano in scuole e tante realtà nostra regione – ha evidenziato Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale -. Oggi con questo spot abbiamo voluto essere qui in aula perché riteniamo con il Co.Re.Com, che già ha tra i suoi compiti quello di intervenire per prevenzione bullismo e cyberbullismo, che sia importante lavorare seriamente perché i segnali che si sono addensati sulle giovani generazioni in questi ultimi mesi sono veramente terribili. Abbiamo assistito a episodi di violenza qui a Napoli gravissimi – ha continuato la D’Amelio – che hanno comportato atteggiamenti veramente irresponsabili dovuti forse al fatto che le famiglie e la società non si sono resi conto fino in fondo di quanto stava accadendo. Noi dobbiamo naturalmente lavorare in direzione di una prevenzione seria, di una formazione dei ragazzi, un coinvolgimento di scuole e famiglie perché I tanti ragazzi che girano nei quartieri e città sono spesso quelli che evadono l’obbligo scolastico. Ci impegneremo molto in direzione della formazione delle coscienze delle giovani generazioni».

Le statistiche

Dallo studio, condotto su un campione di ragazzi tra gli 11 e 18 anni in Campania, Lazio e Lombardia, emerge un ruolo svolto troppo debolmente da parte della scuola e delle istituzioni: nonostante i giovani dialoghino con famiglia e amici, non vi è prevenzione per il cyberbullismo. I casi totali presi in analisi sono 1500, di cui 500 in Campania. Sebbene si possa credere che i media fungano da amplificatori a determinati fenomeni, dicono il contrario i dati raccolti: nella percezione degli intervistati siamo a 50-50% tra bullismo e cyberbullismo. Il bullismo reale è molto frequente, come si nota dalle recenti vicende delle baby gang.

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