SAN SEBASTIANO AL VESUVIO. Al via l’iter per il riconoscimento della lavorazione del pane vesuviano nel patrimonio immateriale dell’Unesco. Ieri riunione operativa in Regione Campania.
Il pane vesuviano nel patrimonio Unesco
“Diventa concreta la possibilità di inserire l’arte, la lavorazione e la tradizione del pane nell’area vesuviana, e in particolare a San Sebastiano, nel patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco seguendo il percorso tracciato dall’arte dei pizzaioli napoletani”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che, ieri mattina, ha incontrato in una riunione operativa fissata da tempo il consigliere del Presidente per i rapporti della Regione con l’Unesco, l’ambasciatore Francesco Caruso, e gli ha parlato del progetto che ha ottime possibilità di successo visto che potrebbe inserirsi nella sia del lavoro svolto per l’arte dei pizzaioli napoletani.
“Proprio in queste settimane, dalla Francia è partita una richiesta analoga per la baguette, e di certo la lavorazione del pane che viene fatta a San Sebastiano non è seconda a quella alla base della produzione del pane francese” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “grazie alla collaborazione dell’Unipan, l’associazione dei panificatori, stiamo già mettendo insieme tutte le notizie storiche e culturali per arrivare alla stesura della proposta ufficiale. Inoltre si sta concretizzando la realizzazione della cittadella del Pane a San Sebastiano al Vesuvio finanziata dalla Regione Campania e realizzata sempre a San Sebastiano al Vesuvio in un bene sequestrato alla camorra”.