NAPOLI. “L’Università del ‘Tifoso in cattedra’ conferisce la laurea honoris causa in Scienze del tifo a Giuseppe Borrelli per aver sostenuto il Napoli in ogni trasferta anche europea (da Manchester a Lipsia) e per aver scelto di accompagnare la corsa scudetto del Napoli non solo a Firenze ma anche a Milano per sostenere l’Inter nella sfida alla Juventus”. Con tanto di lettura solenne della motivazione la rubrica “Il Tifoso in cattedra” ideata dal giornalista Roberto Conte, su Radio Punto Zero ha voluto premiare il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Napoli, Giuseppe Borrelli per la sua straordinaria vocazione al tifo azzurro.
Giuseppe Borrelli, il tifoso con la laurea ad honorem
Magistrato rigoroso e di lungo corso nell’azione di contrasto alle mafie prima a Catanzaro e poi a Napoli, Borrelli da anni segue il Napoli in trasferta. Praticamente onnipresente quest’anno ha raccontato di questa singolare idea di anticipare la trasferta di Firenze con un blitz a San Siro per sostenere l’alleanza con gli interisti nella sfida alla Juventus.
“L’entusiasmo di questi giorni è inevitabilmente incontenibile dopo la vittoria di Torino, un gioco splendido orchestrato tutto l’anno da Sarri e finalmente un campionato più giusto ed equilibrato anche grazie alla presenza del VAR che ha cancellato l’alibi dell’ineluttabilità dell’errore arbitrale”. Così Borrelli, che proprio a Radio Punto Zero, aveva battezzato quest’anno anche “L’anno del VAR” un’altra seguitissima rubrica di “Campania Radio Sport”, il contenitore quotidiano sportivo in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15 con la conduzione di Michele Sibilla e Fabio Tarantino.
In chiusura del suo intervento, commentando i fatti di Liverpool, Borrelli si è voluto complimentare con la società del presidente De Laurentiis evidenziando che in questi anni “uno dei meriti principali della gestione societaria del Napoli è stato quello di avere completamente rotto qualsiasi rapporto con ogni tipo di ambiente criminale napoletano sottraendosi ai ricatti che hanno sempre caratterizzato in passato il rapporto tra il Napoli calcio e una parte ‘deviata’ della tifoseria napoletana”