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Lettera ad un bimbo mai nato che ha attraversato il golfo di Napoli in una bottiglia: “Non potrai conoscere il mare, ma lui conoscerà un po’ te”

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Una lettera ad un bimbo mai nato ha attraversato il golfo di Napoli ed è stato ritrovato ad Ischia in una bottiglia: “Non potrai conoscere il mare, ma lui conoscerà un po’ te”. Questo episodio riporta alla mente il monologo di Oriana Fallaci nel ‘Lettera ad un bambino mai nato’.

Lettera in bottiglia ad un bimbo mai nato nel golfo di Napoli

C’è una lettera conservata in una bottiglia ad un bambino mai nato che ha attraversato il golfo di Napoli. I genitori hanno affidato il loro messaggio alle onde del mare per elaborare il lutto. La bottiglia di vetro trasparente ha galleggiato tra i flutti, Linda Palumbo – che guida lo spazzamare dell’associazione Hester, che perlustra le acque del Regno di Nettuno, intorno all’isola d’Ischia – l’ha recuperata come fosse un rifiuto qualsiasi.

La storia richiama alla mente il monologo della scrittrice Oriana Fallaci intitolato “Lettera a un bambino mai nato.” Questo commovente testo è un dialogo interiore di una donna incinta che si confronta con la maternità come una scelta personale e responsabile. La protagonista, di cui non conosciamo il nome né il volto, vive nel nostro tempo, è indipendente e lavora. Nel monologo, ella si pone innumerevoli domande: basta volere un figlio per metterlo al mondo? E se a lui non piacesse nascere? Meglio uomo o donna? La maternità è un dovere morale? Nascere è davvero meglio di non nascere? Questi interrogativi riflettono l’angoscia e la forza di una madre che deve decidere se dare alla luce il proprio bambino o continuare la sua brillante carriera senza alcun “intoppo”.

Il simbolo di connessione tra i genitori mancati e il vasto mondo che li circonda

La bottiglia che ha attraversato il golfo di Napoli, con il suo messaggio di dolore e amore, diventa un simbolo di connessione tra i genitori mancati e il vasto mondo che li circonda. Come quella goccia di vita scappata dal nulla, il messaggio in bottiglia porta con sé la speranza di essere ascoltato, anche se il destinatario non potrà mai conoscere il mare. È un gesto di comunicazione attraverso il tempo e lo spazio, un abbraccio invisibile tra chi scrive e chi leggerà quel messaggio, ovunque esso sia. 

Ischia