Libertà per un giorno, detenuti sul lungomare di Napoli. La ricerca di un’opportunità di riscatto passa anche dalla voglia una rinascita.
Libertà per un giorno, detenuti sul lungomare di Napoli
Pasquale e Gennaro, reclusi nella sezione psichiatrica di Secondigliano, invocano un’opportunità di riscatto: l’esperto informatico ha scritto al presidente della Repubblica perché gli conceda la grazia; con una lettera, l’ex vigilante ha chiesto invece di incontrare la figlia che non vede da dodici anni. Samuele Ciambriello, il garante dei detenuti, li ha portati sul lungomare, a mangiare una pizza, al bosco di Capodimonte e poi al teatro Totò.