NAPOLI. «Solidarietà alla giornalista Gaia Bozza che tra l’altro conosco, è una giornalista che non fa mai sconti a nessuno, seria e coraggiosa. Ho già avuto modo di dire che possiamo pensarla come vogliamo, ma quella di Fanpage mi sembra un’inchiesta giornalistica e il paese ha bisogno di giornalisti d’inchiesta. Trovo molto grave che vengano definiti questi giornalisti ‘squadristi e camorristi’, sono affermazioni gravi che non dovrebbero per nulla appartenere a persone che ricoprono incarichi istituzionali». Così Luigi De Magistris, fascia tricolore del capoluogo partenopeo, a margine del consiglio comunale, risponde a tono alle affermazioni di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. «Non compete a noi accertare i fatti penalmente rilevanti, quindi emettere giudizi di natura giudiziaria, ma da sindaco, da cittadino e da ex magistrato quei video che ho visto delineano uno scenario inquietante e vergognoso».
Paolo Siani, una delusione
«Paolo Siani è stato presentato come il candidato del rinnovamento, il candidato dell’etica, del resto lo conosciamo tutti. Anche io con lui ho un ottimo rapporto. Tutti ci saremmo attesi una valutazione, magari avrebbe politicamente potuto dire in una maniera molto efficace ‘non mi appartiene per nulla quell’immagine e forse ritengo che per questo motivo il partito mi ha candidato, proprio per cambiare pagina’. Se invece si limita a dire ‘io non faccio processi sommari, ma i processi sommari non li deve fare nessunò, quando a lui dovrebbe stare molto a cuore il giornalismo d’inchiesta… sinceramente non abbiamo per nulla apprezzato» ha proseguito il primo cittadino. «Credo che chi fa politica, chi è una persona che vuole contribuire al cambiamento dell’Italia, quando ci sono delle immagini e sono vergognose, al di là delle responsabilità dei singoli, lo deve dire. Se non lo dice questo fa riflettere, tanto, sulla differenza tra le chiacchiere e i fatti quando si ha a che fare con la questione morale».