Lutto a Napoli, il figlio adottivo di Piazza Garibaldi è morto: Mario era l’amico di tutti, un figlio adottivo di Napoli arrivato dalla Liberia nel 2003. Si faceva chiamare Mario dai passanti. Tutti lo salutavano, tutti gli volevano bene.
Lutto a Napoli, il figlio adottivo di Piazza Garibaldi: è morto Mario
“Un sorriso incoraggiante, una presenza costante, familiare, con la capacità di arrivare al cuore”: così lo descrivono le persone e i pendolari che negli anni hanno imparato a conoscerlo. Durante le sue chiacchierate con le persone, raccontava di quanto fosse stato complicato e difficile lasciare il suo Paese, la Liberia.
La fuga dalla Liberia
“Scappare dalla Liberia non è stato facile. Lasciare la famiglia fa soffrire. Non sentire più il profumo di mare e di campagne è una mancanza di ossigeno”, diceva. Mario viveva aiutato dalla gente come lui: non mendicava e non chiedeva soldi a nessuno. Viveva di giorno alla stazione di Napoli e la notte nel dormitorio.
La storia di Mario
Quella di Mario è la storia di tanti migranti, che riescono ad inserirsi nel tessuto collettivo, su cui troppo spesso la pubblica opinione e l’informazione è indifferente. Storie di un’umanità che sono state anche le nostre storie, durante i nostri flussi migratori alla ricerca di una vita migliore.