Cronaca Napoli, Napoli

Ricorso perso: duemila maestre resteranno senza cattedra

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Duemila maestre e maestri col diploma magistrale conseguito prima del 2001-2002 perderanno la cattedra fissa. È quanto emerge dal parere dell’avvocatura di Stato su una sentenza del Consiglio di Stato risalente al dicembre 2017. Suddetta sentenza aveva escluso dalle graduatorie ad esaurimento (Gae) i maestri che non avevano una laurea né il diploma della scuola di specializzazione.

Duemila maestri senza cattedra

Su un totale di 5000, saranno ben 2000 docenti a perdere la cattedra fissa. Inutile il ricorso presentato contro la sentenza. Come riportato da Repubblica, i docenti saranno esclusi dalle Gae e dovranno passare alle graduatorie di Istituto, perdendo così il diritto alla cattedra fissa. In tutti gli altri casi – spiega in una nota il ministero – bisognerà attendere le rispettive sentenze nel merito, che, con ogni probabilità, si uniformeranno alla decisione del Consiglio di Stato.

La sentenza del Consiglio di Stato

La sentenza del Consiglio di Stato ha dichiarato che il diploma magistrale non è un titolo abilitante per accedere alla professione. Servono la laurea e la scuola di specializzazione. Tutto è iniziato nel 2001, quando vennero chiuse le scuole magistrali, e proseguita con la riforma Moratti, che ha fissato come requisiti per poter insegnare la laurea e la scuola di specializzazione. Da allora molti diplomati magistrali hanno presentato ricorso, l’hanno vinto e sono riusciti a entrare nelle graduatorie a esaurimento.

La risposta dei sindacati

In vista delle prossime sentenze e della necessità di garantire un ordinato avvio del prossimo anno scolastico, le Organizzazioni sindacali hanno espresso l’esigenza di un urgente intervento in sede parlamentare.

Anche il Miur si è detto favorevole a una soluzione di tipo legislativo in sede parlamentare, nel rispetto dei diritti di tutte e tutti, a partire da quelli delle studentesse e degli studenti, e si è messo a disposizione per il supporto tecnico-amministrativo necessario. Perciò è già stata programmata una prima riunione tecnica di approfondimento con le Organizzazioni sindacali che si terrà il prossimo 3 maggio.

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