Malati curati in barella: il collasso degli ospedali Cardarelli e Santobono. Le numerose testimonianze dei pazienti esausti e indignati.
Malati curati in barella: il collasso degli ospedali
NAPOLI. Tantissime sono le lamentele giunte dai pazienti dell’ospedale Cardarelli di Napoli. I piedi gonfi, le gambe poggiate sulla sedia a causa di una trombosi. “Non ce la faccio più”, ripete Vincenzo Coppetta, 84 anni, operaio in pensione dell’Italsider. È un ex lavoratore dell’acciaieria, spiega con orgoglio, il viso contratto dal dolore: supplica medici e infermieri perché gli diano una barella. Non gli è concesso avere un letto. “È qui, al pronto soccorso del Cardarelli, dalle 9 del mattino”, interviene il figlio. Ma, otto ore dopo, non resta che aspettare ancora. E quest’anziano non è l’unico a subire pesanti disagi dovuti all’affluenza record negli ospedali cittadini. Sos anche dal Santobono, il polo che accoglie i bambini, posti esauriti in altre quattro strutture, 118 in difficoltà.