Sette arresti per maltrattamenti in una struttura residenziale privata per anziani di Chiaia. Nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 giugno, è scattata una operazione che ha portato a sette arresti, di cui due in carcere a Poggioreale, una a Pozzuoli e quattro ai domiciliari.
Maltrattamenti in una struttura per anziani a Chiaia: 7 arresti nella notte
Nel mirino degli inquirenti ci sono operatori sociosanitari di una struttura residenziale privata per anziani di Chiaia. Nei loro confronti c’è l’accusa di maltrattamenti, continuati e pluriaggravati, in danno di persone affidate alla loro cura e vigilanza.
Stando a quanto è emerso dalle indagini svolte dai carabinieri della stazione di Napoli Chiaia, sarebbero emerse reiterate e quotidiane condotte di umiliazione, minaccia, grave violenza fisica e psicologica nonché molteplici episodi di deliberata indifferenza rispetto agli elementari bisogni di assistenza ai pazienti, di età compresa tra gli 80 e i 100 anni.
Le condotte degli operatori sociosanitari della casa di riposo sono tutte documentate da intercettazioni ambientali audio e video. Inoltre, tre indagati avrebbero anche indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, uno in forma diretta e due in maniera indiretta.
Le intercettazioni
Sullo sfondo delle ipotesi di accusa c’è il giallo di due decessi, su cui sono in corso verifiche da parte dei pm. Diversi gli episodi di maltrattamenti al vaglio degli inquirenti: uno risale allo scorso 25 febbraio, quando una operatrice ora ai domiciliari comincia a urlare: “Se parli un’altra volta ti metto nella stanza fino a stasera, te lo giuro su mio padre“.
L’anziano continua a lamentarsi, chiedendo fazzoletti per espettorare muchi, quando interviene un altro operatore: “Se non ci sei riuscito finora, non lo farai più…”. Poi le parole si accavallano, si sente una voce femminile: “Questo zingaro…“. Pochi minuti dopo, uno degli operatori si rivolge ancora all’anziano: “Prima della partita… Poi non te ne venire che devi andare in bagno… se devi andare nel bagno non ti devi muovere“
Gli inquirenti confermano che “l’operatore avrebbe accompagnato in bagno il paziente solo prima della partita, dal momento che di lì a poco si sarebbe giocato il match del Napoli contro l’Empoli“.