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Marano di Napoli, operazione “Terra dei Fuochi”: sequestri e denunce in tre aziende

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Marano di Napoli, operazione “Terra dei Fuochi”: sequestri e denunce in tre aziende. Diversi reati ai danni dell’ambiente. Ecco i dettagli.

Sequestri e denunce a Marano per la “Terra dei Fuochi”

Una vasta operazione che si inserisce nel piano di contrasto al fenomeno dei roghi nella Regione Campania, la cosiddetta “Terra dei Fuochi, guidato dell’Incaricato del Governo, Vice prefetto dottor Gerlando Iorio.  Ad operare l’ unità di coordinamento ubicata a Calvizzano, sotto la regia del sovraordinato dottor Biagio Chiariello e dove insiste una commissione straordinaria presieduta dal Vice Prefetto dottor Luca Rotondi.

Un’azione che ha visto in campo appartenenti alle polizie locali di Calvizzano, Marano, Villaricca  e Qualiano, affiancati da quelli di Napoli, e dai Carabinieri Forestali di Pozzuoli ed al Raggruppamento Campania dell’Esercito italiano. In campo 8 equipaggi, per un totale di 23 unità che hanno concentrato le attività su Marano di Napoli controllando 4 attività commerciali ed imprenditoriali, 12 le persone controllate e diversi veicoli sequestrati.

Sequestrate due aziende con informativa inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, elevate sanzioni per circa 7mila euro e sanzionati diversi soggetti per violazioni alle norme del codice della strada.  In particolare, a Marano di Napoli è stata sequestrata un’officina meccanica perché priva di autorizzazioni e di certificazioni per la gestione dei rifiuti speciali nonché per immissione di fluidi industriali in fogna. All’interno erano stoccati un rilevante quantitativo di rifiuti pericolosi, tra cui 40 radiatori usati, e 2 barili con oli esausti privi di tracciabilità.

Altra analoga sottoposta a sequestro in quanto il titolare esercitava abusivamente la professione, e due sanzionate per difformità rispetto alle licenze sanitarie,  occupazione abusiva di suolo pubblico, gestione irregolare dei rifiuti e omissioni nella compilazione del registro rifiuti speciali, compromettendone la corretta tracciabili.

Alla nuova modalità di controllo congiunto, disposta in via sperimentale, concorrono ora anche i Carabinieri Forestali con l’obiettivo di poter contare su ulteriore personale qualificato per un miglior  raccordo e maggior continuità delle operazioni di contrasto delle Polizie municipali ed Esercito .

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