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Esplosione in una fabbrica abusiva ad Ercolano, marcia silenziosa per ricordare le tre vittime

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La marcia silenziosa

Una marcia silenziosa si è tenuta nel pomeriggio odierno, sabato 23 novembre, per ricordare le tre vittime dell’esplosione avvenuta ad Ercolano, in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio lunedì scorso. Borrelli (Avs): “Non accetteremo omertà né depistaggi”.

Esplosione ad Ercolano, marcia silenziosa in onore delle tre vittime

Nel pomeriggio si è tenuta una marcia silenziosa per onorare le vittime dell’esplosione avvenuta in via Patacca, ad Ercolano, dove lunedì scorso tre giovani hanno perso la vita in una fabbrica di fuochi d’artificio non autorizzata.

Tra i partecipanti c’era anche il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha riferito di momenti di “tensione tra i familiari e i vicini, i quali non hanno mai segnalato la presenza della fabbrica abusiva, sostenendo di ritenere che si trattasse di un’industria di detersivi”. “Non accetteremo né omertà né depistaggi”, dichiara il parlamentare. I manifestanti, guidati da uno striscione recante la scritta ‘Giustizia per Samuel, Sara e Aurora’, si sono diretti verso il luogo della tragedia, dove alcuni familiari e amici delle vittime hanno espresso il loro dolore, chiedendo che i responsabili vengano identificati e puniti.

Le parole del deputato Borrelli

“È fondamentale fare chiarezza al più presto su questa immane tragedia.” “Sara, Aurora e Samuel meritano giustizia per una morte così atroce e, al contempo, evitabile. Su questo aspetto, abbiamo il dovere di riflettere tutti. Dobbiamo chiederci cosa si sarebbe potuto fare e non è stato fatto per prevenire questa situazione. È essenziale indagare sulle cause dell’esplosione e sulle responsabilità che devono essere chiarite in modo chiaro e punite severamente. Non tollereremo né omertà né tentativi di depistaggio.”. “Sappiamo che i responsabili, non appena perderanno il supporto su cui si reggono, si presenteranno e affermeranno di non essere a conoscenza di quanto accadesse nella loro proprietà. Noi saremo presenti per chiedere conto delle loro azioni e per far emergere l’intera filiera che ha portato alla morte dei ragazzi: chi li ha contattati, chi ha offerto loro un lavoro di questo tipo, chi ha fatto da intermediario e chi ha fatto finta di non vedere. La piaga delle fabbriche abusive, dove i lavoratori mettono a rischio la propria vita e operano privi di diritti, tutele e dei più basilari dispositivi di protezione, deve essere affrontata al più presto, prima che si piangano nuove vittime. Seguiremo questa vicenda fino a quando non sarà fatta giustizia, lanciando un appello, l’ennesimo, a tutti i cittadini: evitate di acquistare fuochi d’artificio illegali, che sono pericolosi e portano morte e disperazione.”

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