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Patto con la camorra, in cella il sindaco di Marigliano: accusato da 5 pentiti

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Arrestato Antonio Carpino, sindaco di Marigliano. I carabinieri di Castello di Cisterna, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, hanno tratto in arresto Antonio Carpino, avvocato penalista e primo cittadino in carica del Comune di Marigliano. Questa mattina, 22 luglio, dovrà provare a smontare le accuse di cinque collaboratori di giustizia

Arrestato il sindaco di Marigliano: patto con la camorra

Dovrà rivedere il suo recente passato, quello della campagna elettorale del 2015, quando – in forza al Pd – riuscì a strappare il municipio della «sua» Marigliano al centrodestra, sconfiggendo la candidata forzista Filomena Iovine. Il sindaco Antonio Carpino è stato arrestato per voto di scambio e camorra, presunto protagonista di un «patto» che lo avrebbe messo in sella al Comune di Marigliano.

Due ex camorristi hanno fatto il suo nome, mentre pesano alcune intercettazioni ambientali sulle elezioni del 2015 («gli amici ci hanno azzuppato», dice un camorrista), ma anche il verbale della consigliera di opposizione Iovine che ha parlato della «cattivissima» campagna elettorale di Carpino.

Secondo il gip Egle Pilla, Carpino si sarebbe venduto alla camorra: avrebbe offerto soldi (intorno ai 15mila euro) per comprare i voti dei cittadini del rione Pontecitra, garantendo la formazione di una coop di ex detenuti da assumere su segnalazione del boss locale (ma la coop non è stata mai realizzata dopo le elezioni, ndr), oltre a offrire il suo intervento per sanare le occupazioni abusive dei personaggi indicati di volta in volta dai boss-galoppini alle elezioni del 2015, per poi favorire imprenditori legati alla camorra nella torta degli appalti.

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