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Matteo Salvini a Castelvolturno: «Immigrazione regolata e controllata»

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CASTELVOLTURNO. «Sono qui a Castel Volturno per proporre la mia ricetta di governo, che si basa sull’applicazione della legge Bossi Fini, cosa che non accade da troppo tempo. Sono per un’immigrazione regolata e controllata». Questi sono i termini attraverso i quali Matteo Salvini ha spiegato la sua visita nel casertano. «Chi ha governato qui, penso al Pd, ha fatto danni enormi. Servirebbe subito un censimento dei migranti, per capire chi è qui per lavorare, e chi no». A chi gli fa notare che i democratici hanno avuto la stessa idea, il leader leghista risponde «che ogni tanto capita di avere le medesime soluzioni, ma sarebbe stato positivo se il Pd, oltre a farla la proposta, l’avesse anche attuata».
Il segretario della Lega, poi, ha dichiarato di essersi informato su Castel Volturno tramite il web ed i numerosi video offerti da internet. «La cosa che mi ha colpito di più è che qui convivono eccellenze incredibili accanto alla mancanza di servizi, per cui tra le nostre proposte ci sarà quella di tutelare le produzioni locali».
Stasera, Matteo Salvini ha incontrato 60 amministratori locali provenienti da tutta la regione: presenti, tra gli altri, Biagio Sequino, coordinatore provinciale di Napoli di Noi con Salvini, e Gianluca Cantalamessa, coordinatore regionale del movimento.
Domani, invece, il leader del Carroccio sarà in giro per Castelvolturno, visitando anche qualche bene confiscato alle cosche camorristiche.

«Lo ius Soli non serve, la cittadinanza va meritata a 18 anni. La legislazione attuale va benissimo» ha proseguito Salvini. «Saremo in mille piazze in Italia sabato e domenica per raccogliere firme contro la legge. Mio figlio mi dice che i ragazzi stranieri che stanno nella sua scuola fanno le stesse cose che fa lui. Non vedo quindi perché concedere la cittadinanza in giovane età, quando neanche se ne rendono conto».

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